Marco Tiddi
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05/09/2005
Il Tempo
"Caro Direttore"
Sede
Rcauto, non illudiamoci sui rimborsi diretti
Mi spiace dover deludere le attese di chi si augura che le nuove norme in tema di responsabilità civile auto miglioreranno il servizio, o di chi si aspetta addirittura una diminuzione dei premi assicurativi . Non accadrà niente di tutto questo. E ve lo dice un addetto ai lavori. Il dilettantismo di uomini di potere o di cattedra , spesso prezzolata manovalanza di gigantesche lobby finanziarie, non porterà alcun beneficio agli utenti finali, e questo , sorvolando sull’opportunità di rendere qualcuno garante di quanto spetta a qualcun altro, semplicemente perché il mercato globale impone che tutto aumenti e nulla possa diminuire tranne quel che non serve più o è semplicemente superato , come i processori di ultima generazione già vecchi sulla soglia del negozio di articoli informatici .
In un paese dove tutti vogliono aver ragione l’indennizzo diretto servirà
unicamente ad accrescere il contenzioso visto che il liquidatore dovrà poi fare
i conti con il garante del presunto responsabile . Ho paura che il malcapitato
danneggiato , oltre a doversi pagare le spese legali, vedrà ulteriormente
dilatare il tempo concesso all’assicuratore per la liquidazione del danno . Il
legislatore si vedrà infatti costretto a dover concedere maggior tempo alle
numerose parti in gioco per consultarsi. Se esiste la constatazione amichevole
d’incidente ci sarà pure un motivo! O no?
(Marco Tiddi)
Pubblicata in data 6/9/2005 sul quotidiano "Il Tempo"
nella rubrica "Caro Direttore"