Marco Tiddi

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20/12/2004

Spett.le

Il Tempo

"Caro Direttore"

Sede

 

La marea di nuovi poveri in un Paese alla deriva


Eccoci ancora qui

Eccoci di nuovo qui. A due passi dal Natale e a quattro dall’anno nuovo. Vecchi problemi, nuovi progetti, , tante speranze , poche certezze.

C’è chi discute sull’opportunità d’accogliere o meno i turchi in Europa senza nemmeno chiedersi se siano disposti a farlo. Anche per loro decideranno i soliti quattro gatti  riuniti a Palazzo ?

Chi si preoccupa degli sviluppi della guerra in Iraq ,chi della presenza in tivù delle sorelle Lecciso, chi dei dissesti finanziari delle squadre di calcio.

La solita litania di fine anno. Si fa il lavaggio del cervello al popolino perché non si renda conto della reale situazione nella quale versa un Paese ormai alla frutta  e pensi soltanto a dilapidare la tredicesima per rilanciare i consumi.

Bisogna fare gioco di squadra ci ripeterà a breve  il principale a reti unificate. Peccato che a giocare siano sempre i soliti noti , gli altri possono accomodarsi come di consueto in panchina . Oggi  poi sono molti di più quelli che rischiano di finire in tribuna.

“Ma come si fa a non essere ottimisti?”

 Lo impiccherei.

La salute sta per diventare un privilegio da ricchi, il lavoro un terno al lotto, la casa di proprietà una chimera , la pensione  una semplice scommessa legata alla durata della vita .

Con i quattrini che servono per acquistare un auto di media cilindrata i nostri padri acquistavano un appartamento, con quello che spendiamo ogni giorno per pane e latte svaligiavano un supermercato.

E ci parlano di benessere diffuso solo perché si manda l’unico figlio che si è riusciti a generare in palestra o si acquista il telefonino d’ultima generazione. E’ semplicemente la spesa dei frustrati .

Da parte mia confido nella rabbia della gente , i nuovi poveri aumentano  giorno per giorno, presto saranno un vero esercito . Cosa credete che faranno? La disperazione è una brutta bestia . L’inevitabile rivolta  porterà lacrime e sangue ma finalmente si ricomincerà a vivere.

Sono anni che ci prendono per i fondelli in nome del “vogliamoci tanto bene.”

Per i dilettanti della politica s’avvicinano tempi duri.

Buon Natale e felice anno nuovo.     

        

 

 

  



Pubblicata in data 21/12/2004 sul quotidiano "Il Tempo"
nella rubrica "Caro Direttore"-