Marco Tiddi
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6/6/2000

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Troppe truffe

Le assicurazioni non vogliono più lavorare con la RCauto



Martedì 28 marzo 2000,vigilia d'elezioni,viene emanato il Decreto Legge n.70 che contiene tra l'altro la riduzione dell'aliquota d'imposta sui premi dell'assicurazione obbligatoria RCauto.
Stampa e media ne danno notizia al popolo degli automobilisti con dovizia di particolari.
Maggio 2000,conversione in Legge,le elezioni sono passate e hanno pure perso,soppressione 1° comma articolo 2 e ripristino dell'imposta al 12,50%.
Ci pareva strano...
Non una parola sui mezzi d'informazione...qualcuno ne ha sentito parlare?
Blocco delle tariffe?
Sapete chi non ne trarrà alcun vantaggio? Gli automobilisti più prudenti,quelli che, essendo ormai da anni in classe prima,non avvertiranno il beneficio della riduzione di classe,inoltre verrà riassorbita la flessibilità sulle polizze che godevano di particolari sconti:quelle dei più disciplinati,sempre loro.
La realtà? Le Compagnie non vogliono più la RCauto. Perchè le Compagnie non vogliono lavorare su questo particolare ramo? Semplice, perchè le Leggi contro i truffatori non vengono applicate e anche se scoperti sanno perfettamente di cavarsela con poco...un breve stop,poi,passata la tempesta (si fa per dire) si ricomincia.
Si mettono d'accordo sulle tariffe? No, non ce n'è alcun bisogno,è solo uno dei deleteri effetti della globalizzazione, dieci gruppi stranieri hanno in mano l'intero settore assicurativo...economia di mercato...tutto quì.
E' il dazio che dobbiamo pagare per essere entrati in Europa dalla porta di servizio con l'ovvia conseguenza della colonizzazione economica del nostro Paese.
Sono preoccupato per il giovanotto del Quirinale che rilascia premi e riconoscimenti a chi ha collaborato al varo dell'Euro.Qualcuno dovrà dirgli prima o poi del colossale "euroflop".
I referendum? Si fanno per l'abrogazione dei lacci di scarpe non certo per questioni del genere.
Cordialmente.



(Marco Tiddi)



Pubblicata in data 8/6/2000 sul quotidiano "il Tempo"
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