Marco Tiddi
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9/1/2001

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Meglio a piedi che sui mezzi pubblici



Spiacente di dover tornare sull'argomento ma quanto mi è accaduto questa mattina grida vendetta al cielo.
Avevo promesso a me stesso di non montare più su un autobus,ma come ci vai a via Veneto con L'autobus?
Rassegnato mi avvio alla fermata dell'autobus di Piazza S. Emerenziana. do un occhiata alla palina. "Bene -confabulo tra me e me- l'80 linea express,mi porta a via Boncompagni,effettua poche fermate quindi in breve giungerò a destinazione.
Il cielo questa volta è sereno,sono le 9 e 15,studenti e impiegati non dovrebbero affollare i bus.
Venti minuti d'attesa,poi finalmente arriva il primo "express",impossibile montare,gente appesa che quando si aprono le porte rischia di cadere sull'asfalto, utenti imbufaliti tentano invano la scalata ma sono ricacciati sul marciapiede da chi ha faticosamente raggiunto il posto al sole.
Attendo il successivo,altri dicei minuti,stessa scena..."prenderò l'auto..." penso rassegnato tornando verso casa. A metà strada ecco spuntare l'express a fisarmonica...corro trafelato alla fermata...riesco a saliree...via verso intrepide avventure.
Viaggio tranquillo.Poi effettuata la commissione devo riprenderlo in senso inverso.
Fermata nei pressi dell'ambasciata in via Boncompagni,soppressa per le note minaccie,pazienza,farò due passi a piedi fino alla prossima dove senz'altro effettuerà la fermata.Arrivo proprio insieme all'autobus.Che fortuna! Sbuffando e traballando se ne va senza fermarsi.Dove devo andare a prenderlo?Ma è ovvio! A via Nizza!Che volete che sia?
Via Veneto-via Nizza,in fondo la giornata è bella,il sole splende,non voglio arrabbiarmi questa volta.
Attesa di altri quindici minuti a Piazza Fiume! Riprendo il cammino verso la meta,ovviamente a piedi. Ci credereste voi? Sono arrivato fino a viale Libia senza vedere l'ombra di un "80".
Stremato dalla fatica ma orgoglioso d'aver raggiunto l'agognato traguardo rifletto ad alta voce:"...ma se davvero la gente lasciasse a casa l'auto per montare sui mezzi pubblici...ci pensate che catastrofe."
Approfittate dell'occasione gente!Gambe in spalla e al trotto senza fretta, ci guadagnerete in salute anche se dovrete risuolare più spesso le scarpette.
Cordialmente.



(Marco Tiddi)



Pubblicata in data 10/1/2001 sul quotidiano "il Tempo"
-Lettere alla cronaca-