CAPITOLO CINQUANTASEI

 

Lucciole per lanterne

11/01/2008 12.20.39

 

ielo grigio e coperto , non poteva essere altrimenti , in piedi di buon’ora , pioggia o non pioggia , dovevo uscire un po’ ed ora , sbrigate le commissioni ,  mi resta giusto il tempo per una mezzora di svago davanti al monitor prima di affrontare il resto della giornata. La luce è ancora incerta nonostante l’ora , il tempo seguita ad essere imbronciato ma l’inverno non fa progressi , sembra più un mattino autunnale . Il clima si è fatto assai più mite e nel riquadro della finestra dello studio il parco sonnecchia pressoché deserto , ai due lati del sentiero un tappeto di foglie secche , nelle narici l’odore dell’ erba appena falciata .

Questa mattina riflettevo sul ruolo dei nostri politici riuniti a Palazzo Chigi, ministro deriva da minus (meno) , ed era un tempo il sottoposto, cioè servo, il nostro, una servitù decisamente ben pagata , non credete ? Ieri Benedetto ha conversato a lungo con Walteruccio sui guai di Roma ,  tra pensieri profondi e pacche sulle spalle sono arrivati alla conclusione che in città c'è un mucchio di povera gente ma loro, soprattutto il secondo, non c’entrano un cazzo , la colpa non è di nessuno, sono cose che succedono. Niente di grave comunque , rispetto a chi m’ha fregato persino i puntini di sospensione questi so' signori.

 

 

12/01/2008 11.12.21

 

ono contento, ritrovata la vecchia armatura nell’armadio ho visto che ancora mi sta, mi va un po’ stretta , qualche maglia s’è allargata ma nel complesso, con qualche opportuno ritocco tornerà come nuova. Mi domando cosa mi passasse per la testa quando l’ho riposta .

Ho smesso di credere alle favole, qualcuno, bontà sua, m’ha aperto gli occhi, ed ora pagherò il mio debito in attesa di riscuotere il credito residuo. La soluzione ce l’avevo sotto al naso ma ho dovuto aspettare che qualcuno me la mostrasse, che imbecille, basta seguire la strada meno complicata , un teorema matematico, sfido non ne venissi a capo, la via  più breve dal punto “i” per raggiungere quello “f”  è sempre una linea retta. Più facile di così…

Vento forte e pioggia intermittente, oggi forse ancora no ma domani , ne sono certo, splenderà il sole.

 

 

20/01/2008 10.12.14

 

 

e un timido raggio di sole può bastare per farti passare il freddo che hai dentro, sia pure per un breve istante, significa che sei ancora troppo fragile, aspetta ancora un po’, la notte non è passata, ci vuole il tempo necessario, non avere fretta. Là fuori c’è un mondo che ti aspetta  , dipende solo da te, presto smetterai di guardarti la punta delle scarpe e troverai quello che cerchi. Parlo per sentimento , non certo per cognizione di causa, sia ben chiaro, ma stavolta non credo di sbagliare. Sono note queste da leggere più tra le righe che nelle righe, niente d’importante comunque , i problemi sono ben altri purtroppo , stop di 30 giorni per Juan, cazzo!

Giornata primaverile, era ora, finalmente ci si potrà muovere senza doversi portare dietro gli ombrelli, l’inverno è stato lungo e non è finito ma la luce là fuori non è più quella dei giorni passati, sole tiepido e niente vento e lungo i muretti di pietra sta già crescendo l’erba accanto a grappoli di piccoli fiori dai petali rosa , persino un volo di uccelli a volo radente, in una mattinata così niente di meglio di una passeggiata col piccolo e la sua bici nuova, devo essere affetto da sindrome bucolica. Ah...vi piace la mia nuova giacca di pelle? Duecentosettanta euro a prezzo pieno, quarantanove in saldo, pensa quanti te ne fottono prima...


23/01/2008 11.50.52

 

volte si recita a soggetto , in verità molto male, i tempi magari sono quelli giusti, si vede che gli attori hanno stoffa , entrate tempestive ed uscite ad effetto , anche gli autori , spesso protagonisti sulla scena, sono ottimi tornitori di versi ma la sceneggiatura è davvero prevedibile, avvilente direi, certo ti piglia un bel po’ di mal di stomaco ma l’indomani si sta già meglio.

Guardali lì Prodi e compagni, la commedia è prevista per il pomeriggio ma tutti conoscono già finale e titoli di coda.


27/01/2008 10.36.05

 

ì, tutto sommato il pareggio mi sembra il risultato più giusto , anche i supplementari l’hanno confermato e sarebbe stupido ricorrere ai calci di rigore per stabilire un vincitore a tutti i costi. Equilibrio in campo , un tempo per uno,  qualche nervosismo  di troppo a fine gara ma nel complesso uno splendido incontro, come sempre. Trovo superfluo l’uso della moviola per qualche episodio , un intervento al limite o un’ entrata a gamba tesa , più utile analizzare gli errori in difesa nei minuti finali , forse un po’ di stanchezza , e comunque è importante la visione d’insieme , gli errori possono starci da ambo le parti , niente rimpianti , bisogna accontentarsi di dividersi la posta.

Domenica mattina , blocco totale della circolazione, la nuova auto , sebbene diesel eco 4 , è sprovvista del famigerato filtro antiparticolato, riusciremo a sopravvivere tutto in pomeriggio senza ascoltare il rumore del motore ? In fondo abbiamo anticipato a ieri la gita fuori porta.

Qua fuori un vecchio gatto bigio si scalda sdraiato al sole di gennaio, difficile scorgerlo fra i ciottoli levigati del parco , se proprio li cerchi i segni premonitori della primavera li trovi ma è ancora presto e una bella giornata di sole non cambia una stagione.  

 30/01/2008 19.33.26

 

iao mamma , è un po’ che non ci s’incontrava io e te …come mai mi faccio vivo proprio oggi ? Non so che dirti , nessun motivo particolare, probabilmente avevo solo voglia d’incrociare i guantoni con qualcuno che sapesse tenere botta , e con te , devo ammetterlo, sono sempre stati bei match.  Nonostante quel tuo aspetto dimesso , da eterna vittima predestinata al martirio,  eri un autentico schiacciasassi , altro che cazzi , incassavi senza batter ciglio e picchiavi duro di rimessa. In giro come te , diciamo la verità , ne sono rimasti davvero pochi  , non c’è più gusto a prendersi a pugni , a volte ti sembra di sparare sulla croce rossa.

Che novità lassù ? Il capellone ? Si sa niente quando tornerà quaggiù per dare una ripulita ?

Qui tutto procede più o meno come dovrebbe, casa tirata a lucido, microbi accoppati dalla paura , vasta esposizione di centrini all’uncinetto , nella vetrina un bazar di oggettini inutili e l’immancabile servizio di piatti filettati d’oro per le grandi occasioni …che non vengono mai.

Per il resto una brava moglie,  tre figli che sciamano per casa depredando pensili e frigo , un lavoro a termine da circa vent’anni , un’ affezionatissimo usuraio che non mi perde di vista un solo istante e qualche inevitabile rimpianto.

Come certamente saprai villetta Fernandella ha un nuovo proprietario , immagino ne sarai lieta, almeno quella è rimasta in famiglia , tra via Marsicana  e il bivio in fondo alla variante invece sono ormai più i lumini accesi al cimitero che le finestre illuminate in paese , ma questo era prevedibile. 

La gambaccia ? Voglio sperare che almeno là  siano finalmente riusciti a trovare una soluzione , se non ci riesce una grande ditta specializzata in miracoli come quella non vedo proprio a chi altro tu possa rivolgerti ormai.  Potrei augurarti di trovare qualche Santo in Paradiso ma la battuta mi sembra davvero fuori luogo.

Fatta pace con papà ? Ma sì , non vorrete tenervi il broncio per l’eternità voi due ? Sono sicuro che adesso andate d’amore e d’accordo come negli anni migliori , se non altro perché se no da lì vi buttano fuori. Tipo coriaceo e non poco vendicativo il Principale, quello se s’incazza so’ dolori, basta vedere che casino ha combinato pe’na cazzo de mela .

Qui ormai si lavora per il re di Prussia , fatichi , t’addanni ma , alla fine della fiera,  quel che ti resta sono pochi spiccioli in tasca e carriolate di buffi in banca . E’ così per tutti, chi più chi meno, gli unici a sfangarla sono quelli che stanno alla cassa, sempre i soliti, più o meno come ai tuoi tempi, magari un po’ più stronzi ma dello stesso stampo .

Il sor Pietro , detto “unpodipiuvabene” se n’è andato un paio d’anni fa, presumo l’avrai incontrato, per quanto burbero il Paradiso dovrebbe averlo meritato anche lui, magari vi sarete visti e una volta tanto siete andati a farvi una pizza senza esser costretti l’uno ad affettare e l’altra a cucinare. Vi pensavo ieri mattina, passavo di fronte alla salumeria trasfigurata in bar d’angolo e ricordavo divertito quei siparietti da film anni cinquanta : “Mi raccomando non più di due etti , tagliato fino e senza grasso .” “Stia tranquilla signo’, ce penso io ….un po’ di più va bene?”

Zia Lucia è sempre sulla breccia, pare un soldato, come ti avrà riferito papà ho lasciato il vecchio quartiere ma ci ritorno spesso, l’altro giorno a momenti la metto sotto , è schizzata giù dal marciapiede come ‘na furia , manco je piagnesse er pupo. Troppo forte. Te la ricordi quando veniva a trovarti per farti coraggio  ? Io sì , e in quella camera da letto illuminata dal sole incerto d’aprile è l’ultima persona che ti  ricordo accanto prima che tu prendessi il volo.  

I fratelli stanno tutti bene e i nipoti crescono, qualcuno bene qualcuno un po’ meno, chi studia, chi lavora e chi non fa un cazzo, ma è solo questione di tempo, alla fine sapranno uniformarsi pure loro. Di diventare bisnonna invece non se ne parla, rassegnati, tempi brutti , non ci si sposa più, al più si convive , figurati se si mettono progetti e figli in cantiere …

Che succede? Non ho tempo per entrare in certi dettagli , mi limiterò pertanto a pochi brevissimi cenni. Nell’epoca del capolarato il diritto al lavoro è ormai una bestemmia e a preservarne la precarietà provvedono fior d’economisti , nel frattempo i prezzi delle case sono schizzati alle stelle mentre servizi ed utenze sono diventati un lusso per pochi e il carovita divora gli stipendi in meno di due settimane.  Ti basta?  Sono sicuro di sì , la spesa tu sapevi farla , me ne ricordo bene, non per niente sono stato il tuo fidato cavalier servente per oltre un decennio.

Domineddio farà bene a soffermarsi su queste pagine, vedi un po’ se ti riesce di fargli usare quei benedetti strali con più giudizio, magari potrebbe decidersi ad estirpare le piante vecchie lasciando in pace le nuove, la protesta degli inquilini del piano di sotto dovrebbe condurlo a conclusioni non solo per quello che dice ma anche per quello che tace,se non lo capisce Lui...

Non voglio davvero farmi bello delle penne del pavone ma , diciamocelo francamente,  quaggiù l’Amministratore ha voluto a tutti i costi lasciare un’impronta personale  senza considerare che , per quanto conformi , siamo pur sempre copie e nonostante l’impegno sarà difficile dipanare certe matasse senza il Suo aiuto. 

Un minuto fa ho ascoltato le notizie del Tg3 , ci siamo appena tolti dalle palle quella mezza sega di  Prodi e già spunta un’altra mummia all’orizzonte , a tentare di raddrizzare la barca ci proverà Franco Marini, sai che novità! Me l’aspettavo, a ‘sta gente quel che manca davvero è un po’di  fantasia.

Te lo ricordi il bandito? S’è tirato la pelle ,  impiantato una chioma nuova di zecca e tirato a lucido faccia e fedina penale , se lo vedi non lo riconosci, il guaio è che pure qui sono in tanti ad essersi dimenticati  di lui, finirà per riciclarsi , quaggiù, a parte i rifiuti, si ricicla davvero tutto. Dai, lo so, anche se rossa dentro, un debole per il nanetto e le sue truppe di battimani ce l’hai sempre avuto.

La mia vita nel frattempo è cambiata, molti i dubbi, assai meno le certezze, occhi disincantati e pupille spente, ma anche questo era facilmente prevedibile, solo una pausa di riflessione, capita a tanti, basterà focalizzare i punti fermi e cercare nuovi stimoli senza volare troppo alto.

Per le strade del tuo quartiere poca gente, viale Libia è un cantiere a cielo aperto e i negozi chiudono uno dopo l’altro , al loro posto mostre di banche e agenzie immobiliari , davvero avvilente. Resistono la Upim , Maesano e il bar Haway ma non sono più gli stessi, rinnovati gli arredi, nuove le vetrine, stenteresti a riconoscerli.

Solo al mercato i profumi sono ancora quelli , Santina, gommosa e procace come sempre, è ancora dietro al suo banco a dispensare frutta , verdura e perle di saggezza , ‘na caciarona , poco più in là il marito dispone curvo la mercanzia in comodi scomparti Foppa Perdetti , consumando in silenzio pensieri e sigarette.

Adesso devo andare , ho ancora un bel po’ di lavoro da sbrigare e nessuno disposto a farlo al mio posto, un bacio a te e papà e una tirata d’orecchi a Sua Maestà. 

04/02/2008 17.18.54

 

 

uando sei musone e non piaci più a nessuno niente di meglio che farsi bello, indossare jeans e golfino nuovo ed uscire con un amico. Una cena al ristorante, del buon vino rosso , quattro chiacchiere in allegria e una bella passeggiata in via del Corso per studiare l'elettrodinamica dei corpi in movimento di ammiccanti topolone e visitare la Mondadori aperta fino a tardi sniffando  il profumo dei libri e l'odore del vinile d'annata.

Ti accorgi che non sei poi tanto male e se ne vale la pena sei in grado di guidare anche di notte .
Sì, devo imparare a volermi più bene.

07/02/2008 7.51.06

 

 

ella vita di ognuno di noi ci sono solo istanti, alcuni si tingono di rosa e sono capricci, altri di rosso e allora sono turbini , per il resto il tempo scorre come deve e i colori sono quelli di tutti i giorni , un ampio campionario che racchiude l’intero spettro dell’arcobaleno e dipinge albe e tramonti sublimando le nostre esistenze . Di solito conta il valore dell’opera ,  ma in certi casi ci si sofferma troppo sui dettagli e ci lasciamo suggestionare da certe , particolari tinte  , perdendo così di vista la visione d’insieme.
Già , a volte si è davvero stupidi e si finisce per credere a tutto , evidentemente dopo un po’ che li usiamo i nostri neuroni  perdono aderenza col cervello, ci vorrebbe una testa di ricambio.

10/02/2008 13.54.09

 

 

inalmente il sole, avevo previsto un freddo inverno ma non avrei mai creduto potesse durare così tanto , è stato come svegliarsi da un lungo sonno , aprire gli occhi uno alla volta , guardarsi attorno voltando lentamente la testa prima da un lato, poi dall’altro e scorgere tutto il fango che una sorta di misterioso incantesimo mi aveva impedito di vedere fino a quel momento.

Mi sono fermato appena in tempo , ancora un passo e magari vi sareste dovuti cercare un nuovo parolaio matto. Chissà ? A prendermi per mano , ancora una volta, il mio angelo custode , stentavo a riconoscerlo tanto tempo era passato dall’ultima volta che era venuto a trovarmi.

Sei proprio tu?” Gli ho domandato. “Naturalmente” ha risposto “ io ci sono sempre, anche quando non riesci a vedermi. E adesso fermati un momento” ha proseguito “ chiudi gli occhi e conta fino a cento, solo quando avrai finito potrai riprendere il cammino.”

Non mi sono fatto pregare e ho seguito quel curioso suggerimento. Ha funzionato, peccato che quando ho terminato la conta il mio amico fosse di nuovo sparito, pare che anche per loro siano tempi grami e , per quanto possa contare su forti aderenze in Paradiso , neanche lui possa sottrarsi alle odierne direttive sulla  mobilità.

Nella mia notte ho spesso dimenticato il rispetto per gli altri , mai sereno, non sempre imparziale, ho navigato a vista dimenticandomi di seguire la stella polare e , con la miopia che mi ritrovo,  è stata davvero una grave leggerezza. Ora però ho ritrovato la via , ho capito che era fatta quando la calma e il controllo dei nervi hanno ripreso il sopravvento sulla collera , sul dispiacere , sull’ indignazione , posso ricominciare sul serio , innalzare nuove barricate , indossare ancora una volta il grigioverde, schizzare fuori dalla trincea e gettare un nuovo guanto di sfida.

L’altra notte ho sognato nuovamente di volare, era un po’ che non mi succedeva  più,  anche questo un segnale indiscutibile di costante miglioramento.

Come sarebbe finita l’avevo pronosticato da tempo, nessuna sfera di cristallo, copione per niente originale con finale ampiamente prevedibile, in quanto al malessere , dopo tanti anni un momento di flessione può starci anche per una testa calda come me , niente di strano dunque , passa tutto.

Del mio stato d’animo hanno risentito le regole della sintassi , e questo mi secca non poco, anche la vena ironica s’è inaridita nonostante gli innumerevoli spunti comici forniti dai presunti progressisti di Palazzo.

E’ arrivata l’ora di riporre in cantina anche questo scatolone di ricordi ,alcuni splendidi, altri davvero tristi, sarà parte di me come tutti gli altri , là sotto lo spazio è al lumicino, dovrei decidermi a buttare via qualcosa ma non ne sarò mai capace , mi conosco , poco male,  ci penserà qualcun altro quando verrà il momento.    

Tanto per cominciare stamattina , dopo mesi di latitanza, sono tornato a trovare i ragazzi , papà l’ha presa bene, nonostante le apparenze è sempre stato un tipo accomodante, mamma un po’ meno , scontato anche questo, ricordiamo tutti quanto fosse suscettibile.

Guardalo là , è solo febbraio eppure scalda come in pieno luglio, verranno altri inverni ,è inevitabile, ma d’ora in poi saprò come affrontarli.

La musica è cambiata...attacca Gabry!

11/02/2008 18.24.24

 

tabilito una volta per tutte che l’unione , ben lungi dal fare la forza, si limita a tenere appiccicate all’album traballanti figurine finché la colla non perde aderenza smarrendo decine di doppioni tra le pagine, ci accingiamo ancora una volta a metterci in coda  davanti al seggio elettorale con la certezza che nulla cambierà , fatta ovviamente eccezione per la poltrona da assegnare ai candidati di sempre.

Fallito anche il secondo tentativo almeno uno ce lo siamo finalmente tolto dalle palle , ora , visto che siamo gente per bene e in considerazione degli ottimi risultati conseguiti , invece di un calcio nelle gengive , provvederemo a mantenerlo vita natural durante coprendolo di quattrini , interviste ed attenzioni. Mi sembra il minimo.

Per l’altro invece la vedo difficile, ho paura che un terzo tentativo glielo faranno fare e non sta certo a noi , popolo sovrano, decidere chi possa o non possa correre alle presidenziali … a volte mi piacerebbe tanto capire che cazzo vi siete messi in testa.

Marini c’ha provato, ce l’ha messa tutta,  pare si sia persino dopato, ma è andata male, nei corridoi di Palazzo la tensione si tagliava con la motosega, non era cosa, e almeno questo inutile accanimento terapeutico l’abbiamo evitato.

Faccia nuova, si fa per dire, il post comunista Walter Veltroni , new entry tanto avvilente quanto prevedibile che lascerà il Campidoglio al compare di sempre , Francesco Rutelli , un’altra novità di rilievo in verità, tornando indietro con la memoria non mi sembra davvero di ricordare che l’ex vice premier abbia mai ricoperto tale incarico…

“Che nessuno si sgomenti , non ascoltate la voce dei disfattisti , siamo un grande popolo, italiani brava gente,  viva il Papa,  colpirne uno per educarne cento , vincere e vinceremo!” Queste più o meno le argomentazioni del nuovo leader del centro sinistra attualmente in corsa per la prima poltrona di Palazzo Chigi . Dev’essersi fatto un’ endovenosa d’ottimismo , saranno tutti quei film a stelle e strisce , con l’immancabile happy end del buono buonissimo che la spunta sul cattivo cattivissimo , che divora tutte le sere sgranocchiando Coca Cola e pon corn.  D’altra parte cosa mai sarebbe la vita senza le illusioni? Ho capito male? Se lo dite voi…sbaglierò ,  ma sbirciando oltre cortina mi sembra d’intravedere le facce divertite di Trichet e compagni di merenda, a parer mio se la stanno spassando alla grande.

Nel totalitarismo di stampa e tivù i giochi sono già fatti, quel che accadrà nel segreto delle urne conta ben poco, è più o meno come scegliere un prodotto al discount , inutile guardarsi attorno cercando articoli in promozione, l’offerta è quella, prendere o lasciare. Orfani del muro , della croce o del manganello ci accontenteremo di scegliere in base al feeling con il fascinoso di turno o all’avvenenza delle ammiccanti star delle quote rosa , consce di averla finalmente data a quello giusto e pronte a sforbiciare le gambe durante Porta a Porta o Ballarò , la par condicio è d’obbligo.

Ma c’è chi non si accontenta di topa o simpatia , è più esigente , ed ecco allora che l’offerta si allarga , ce n’è per tutti i gusti ,  dal capoclasse col capelluccio corto , l’abitino della festa ed una minuscola falce con martellino in gomma , conforme ai requisiti di sicurezza della norma europea EN71 1-2-3 , sul bavero della giacca  , all’archetipo della maestrina acqua e sapone , pronta a bacchettare chiunque e comunque , fino agli improbabili artisti della trasgressione prestati alla politica, alla ricerca di lingue languide e papille gustative di bocca buona . Non mancano ovviamente i professionisti della politica ma per ora se ne restano defilati nelle retrovie, tempo di frizzi, lazzi e spettacolini questo , il loro turno verrà più tardi quando tesseranno le loro trame con un’opera di paziente persuasione , sanno bene che al momento giusto il boccone più ghiotto sarà comunque per loro.

Verba volant exempla trahunt , per giocarsela non servono idee nuove , bastano le amicizie giuste, magari quelle di chi ha trasformato i portoni delle carceri in porte girevoli o quelle di un qualsiasi reggicoda di partito con la sindrome del buon samaritano. Una sorta di guida Michelin della politica insomma , un do ut des per pochi eletti.

A noi restano le briciole, il piacere della conversazione fine a se stessa , la benevolenza del padrone, le sevizie fiscali , leggi inique e cervellotiche e gli immancabili gratta e vinci. Già , a quella del contribuente coatto s’è aggiunta oggi la figura del contribuente volontario…non ve n’eravate accorti?

A questo punto, crollate le granitiche certezze , in un Paese dove si deve pagare per sapere quanto si deve pagare, nella mia mente malata comincia a ronzare un pensiero maligno : niente, niente decidessero di tassarmi anche pensieri e parole…

A sentire gli addetti ai lavori il mio allarmismo sarebbe ingiustificato ed è unerrata convinzione quella secondo la quale tutti i siti internet saranno sottoposti all’obbligo di registrazione pena l’incriminazione per il reato di stampa clandestina , va be’, staremo a vedere.

16/02/2008 8.11.13

 

 

a cosa peggiore che possa capitarti è aver bisogno degli altri, per fortuna è una fase della vita che,  per quanto debbano attraversare un po’ tutti , passa in fretta e non lascia tracce troppo visibili,  solo un retrogusto amaro in bocca e il fastidio verso te stesso per essere stato tanto stupido da non credere che ce l’avresti comunque fatta da solo.

Chissà per quale misterioso motivo la ragione è sempre la meno usata delle facoltà umane?

Perderti di vista è l’errore più grande che tu possa fare, siamo unici e irripetibili, pensare che qualcuno possa anche solo lontanamente aiutarti captando chi sei o intuendo cosa vuoi davvero è come prendere  un blando analgesico quando la testa sembra stia lì per scoppiarti.

Stamattina sveglia all’alba, saranno state le sei , il mio petto ansimava come un mantice, forse un brutto sogno, è sabato, me ne sono rimasto a letto finché ho potuto , giornata rigida , fuori un canto dolce e melodioso, freddo o non freddo gli uccelli là fuori han deciso che è ora di tornare a farsi sentire.

Nella luce ancora incerta la nebbia dirada e il parco si lascia tentare da un sole intirizzito che difficilmente renderà più tiepida l’aria di febbraio assediata da un gelido vento di tramontana, non  è molto forte ma proprio per questo è ancora più subdolo, sottile , insidioso, ti penetra nelle ossa.

Ancora un paio di settimane , le più dure , ma marzo è alle porte, più lavoro, meno pensieri , se potessi cancellerei dal calendario febbraio e agosto , mesi fiacchi , troppo tempo sprecato da dedicare a te stesso. Terminato di trascrivere l’epistolario di guerra dovrò cercare un’altra occupazione che possa tenermi impegnato il cervello prima che si metta di nuovo nei guai.

Ieri ospiti a cena, stasera in pizzeria con gli amici, il fine settimana è cominciato nel migliore dei modi, peccato perdersi l’anticipo Roma- Juve , classica da batticuore , ma non si può sempre avere tutto.

E’ ancora presto però , la giornata è tutta da riempire e oggi di mettermi a lavorare non se ne parla proprio , ieri ho dato abbastanza , ora un po’ di musica è quello che mi ci vuole, vada per i Pink Floyd , forse un paleogruppo  ma che importa? Atom hearth mother , una delle colonne sonore dei miei anni settanta , note d’annata ma sempre molto suggestive, ancora nostalgie, niente di serio comunque , guai se la vita non scorresse, sarebbe uno stagno.

18/02/2008 16.10.23

 

 

n manto nero trapuntato di stelle , è l’immagine che più d’ogni altra ha sempre suggestionato la mia fantasia , la prima volta che mi sono fermato ad osservare quella magia ero ancora un bambino, l’osservatorio, inutile dirlo , la veranda di villetta Fernandella. La cancellata quella verde , non era ancora stato elevato il piano superiore, lo sguardo poteva così spaziare liberamente inseguendo in quello scorcio di cielo le nebulose della via lattea fino a trovare,  nell’oscurità della notte senza luna,  le costellazioni dell’Orsa. Le luci in paese erano poche, il silenzio pressoché assoluto, solo il canto ininterrotto delle cicale , ma quello non conta , è il leitmotiv d’ogni notte d’estate.

Da allora ci sono tornato spesso , in alcuni casi solo per far provvista di sogni  , in altri per tracciare a grandi linee le traiettorie del futuro , con quelle stelle ho condiviso le pene d’amore con le sue molteplici, ora esaltanti, ora struggenti, variazioni sul tema , a quell’incanto ho confidato i miei  più reconditi segreti .

Altri tempi, d’accordo, ma non per questo evito ogni tanto di tornarci , almeno col pensiero, capita a tutti di mettere saltuariamente da parte l’immagine un po’ spregiudicata di chi non crede più a niente - goffo tentativo di nascondere la propria fragilità  - per parcheggiare in doppia fila nell’area intasata riservata ai sogni prima di tornare a blindarsi.

L’ultima foto che ho scattato prima di lasciare quei luoghi fatati è quella che troverete qui in fondo, è solo un albero ma per tanti di noi è stato molto di più . Qualcuno l’aveva mutilato , era rimasto soltanto il tronco, ora è di nuovo lì , rigoglioso come un tempo, e i suoi rami hanno restituito l’ombra a quel posto così speciale, le coordinate sono più o meno le stesse di quel cielo stellato, qualcuno le ricorderà certamente.

Ma veniamo al presente, anzi, all’immanente , ho la netta sensazione che il tempo mi stia sfuggendo di mano , dove cazzo se ne voglia andare non so dirvelo ma bisogna che glielo chieda prima di perderlo definitivamente di vista. Molti provano lo stesso disagio, ne sono sicuro, peccato non poter far conoscenza per analizzare la questione insieme e provare a sbrogliare ‘sta matassa . Ognuno se ne resta al coperto spaventato all’idea di mostrare il fianco , al limite s’impugna un mouse e si affidano alla tastiera i propri pensieri nella speranza che qualcuno voglia leggerli al di là del monitor.

Non si parla , si preferisce il silenzio, e soprattutto non ci s’incontra più, troppa paura che gli occhi possano mostrare chi siamo veramente, a volte chiudiamo addirittura le frontiere in nome di un’improbabile autarchia lessicale.

Come la luna ha le sue fasi, così noi abbiamo le nostre, alti e bassi di produzione propria, ogni tanto ci fermiamo per un break , poi riprendiamo la ricerca di affinità elettive che da qualche parte dovranno pur esserci. La maggior parte se ne resta in famiglia, qualcuno si ferma allo stadio, qualcun altro in discoteca , né manca chi preferisce distrarsi con un buon libro al chiarore tremolante di una lampada .

Poi ci sono gli irrequieti , alcuni di loro si limitano ad indossare scarpe e tuta da ginnastica  per sfogare l’ansia lungo i viali di un parco di periferia , altri si spingono ben oltre , cercano altrove e se disgraziatamente restano a corto di selvaggina non si fanno certo problemi a trovare consolazione tra le braccia di una compiacente lucciola , niente di strano, non sono molti quelli che infilano al primo colpo il letto giusto.