CAPITOLO CINQUANTUNO

 

Allegro con brio

 

 

 

03/10/2007 10.59.32

 

itolo piuttosto inconsueto vero ? Avete ragione, ultimamente il mio umore è stato decisamente pessimo ed anche questo diario di bordo deve averne risentito oltre il dovuto , me ne rendo perfettamente conto , ma a questo punto credo sia davvero arrivato il momento di riprendermi la vita , tutto sommato ho constatato che tutti sanno darsi pace e non vedo perché debba essere proprio io l’unico stronzo che se la prende tanto .

Aumentano i tassi? Chi se ne frega ! Qualcuno s’è impadronito del nostro lavoro decidendo per noi come gestirlo e costringendoci , oltretutto,  a tornare sui banchi di scuola? Si fotta ! Non ci fa davvero paura. Dobbiamo rinunciare ai nostri sogni ? Vaffanculo e così sia.

Al termine di una corsa ad ostacoli bisogna rivedere gli errori per tornare sui propri passi e provare ancora una volta , è necessario se si vuol fare ritorno, non dico che smetterò di lottare, non ci penso nemmeno, ma , per quanto possibile, cercherò almeno di evitare di perderci il sonno. 

In fondo la vita è un problema che si risolve da sé e pian pianino si finisce per darle persino del tu , ognuno ha i suoi giorni di gelo e le sue ore di sole ed  anche per me è arrivata l’ ora di scendere di nuovo in spiaggia per riprendere un po’ di tintarella , a forza di starmene all’ ombra sono diventato pallido come un morto . Devo finirla con gli accordi in minore, la dolcezza di certe melodie crepuscolari seduce ma alla lunga stanca . Allegro con brio ! E’ il primo movimento di ogni sinfonia , quello che accende il ritmo  e le dà tono e colore , e se un sordo è riuscito a comporne nove, un mezzo cieco potrà pur scriverne almeno un paio. E' ora di finirla di portare a spasso i pensieri, ho messo da un pezzo i pantaloni lunghi , è vero , l’odore di una sera d’autunno aumenta i chiaroscuri  ma un’ ottobrata come quella là fuori ti rimette al mondo.  

Nel vano accanto alle cantine mi aspettano l’esseacca e il nuovo casco  - visto che qualche testa di cazzo m’ha fregato quello vecchio - il sole d’ottobre e il vento tiepido che la strada mi sparerà in faccia tra pochi minuti saranno un toccasana  , se qualcuno vuole venire con me non c’è  problema,  il sellino è omologato per due e il conducente sempre più esperto. Basta che poi non vi lamentiate se spingo troppo sull’acceleratore, sono fatto così, se avete paura vi consiglio di scendere subito. Io v’ho avvertito.

E poi , diciamocelo francamente , sono io che ingigantisco sempre i problemi, tutto è molto più semplice di quanto si possa credere . Il problema del Welfare ad esempio ?Il collegato alla Finanziaria del protocollo sul welfare avrà  anche l'appoggio di Rifondazione. Il che non vuol dire imposizioni , ma vuol dire che troveremo la linea che mette insieme tutti i riformismi". L’ho sentito ieri al Tg1 , a pronunciare queste illuminanti parole il Presidente del Consiglio in persona. Mi domando come ho fatto a non pensarci prima?

Romano Prodi , un autentico genio, d’altra parte non sarebbe al timone della nave se non lo fosse. Una linea che mette insieme tutti i riformismi, capite ? L’uovo di Colombo , la panacea per lo stato sociale , ipse dixit . Come potremo mai fare a meno di un uomo di tale spessore ?   

Al lavoro adesso, diamoci da fare e lasciamo che a risolvere i nostri guai ci pensi l’elite di governo , la paghiamo per questo . Come dite? Sì , l’ho notato anch’io, coniuga sempre al futuro ma bisogna  avere pazienza, per far funzionare il Sistema Paese (!?) – non ve la prendete con me , la definizione è del brillante patron di Confindustria -  ci vuole tempo, non bastano davvero quindici legislature. E che cazzo! Non so’ mica fiaschi che s’abbottano!

 

 

05/10/2007 13.03.32

 

ncora poche ore e saremo di nuovo tutti insieme , c’ha provato, non è andata, almeno non avrà rimpianti , è così che si fa , non era mica uno scherzo e poi per dare rilievo alla propria vita non è necessario indossare una divisa.

Questa mattina, sono montato in auto lasciando la moto in garage , erano mesi che non accendevo quel quadro pieno di lucine , ma stavolta non potevo proprio farne a meno , certo, è più comoda, ma si combina davvero poco.

Il vecchio quartiere era lì , sonnacchioso come sempre, qualche nuova vetrina , il solito problema del parcheggio, il vociare insistente della strada e gli odori familiari del mercato. Mi manca? Bhè, inutile negarlo, quarantanove anni sono tanti, eppure non so se ci tornerei davvero, qui colori e profumi sono intonati coi silenzi del parco, lì al massimo potevi scorgere qualche piccione che ti cacava sul davanzale , qui le rondini volano a schiera anche fuori stagione.

No, meglio non guardarsi indietro, le scie sollevano i rimpianti, il sole è lo stesso e i banchi del mercato a pochi passi, la Serpentara è la mia nuova casa , imparerò ad amarla, in fondo è da queste parti che venticinque anni fa è cominciata la mia vita da adulto , è un semplice ritorno.

Cambiano i ritmi, le persone  , alcune le conoscevi davvero poco, solo adesso riesci a rendertene conto, dimenticherai il richiamo di un profumo , di un odore, l’eco d’un suono , di una voce , ma è solo un nuovo inizio.

Sto cercando un nuovo strozzino, avete qualche dritta? Con l’attuale non se ne può proprio più , è un pozzo senza fondo, ha voluto esagerare e ben gli sta , troverà atri polli da spennare. Se ci si guarda in giro qualcosa riesci ad ottenere, poca roba ma almeno ti prendi la soddisfazione di mandare a fare in culo chi ti credeva un limone.

Mi sa che se il tempo regge domattina faccio un salto in paese, ne approfitterò per chiudere l’acqua e fare un po’ di struscio , ho bisogno d’aria buona , se il piccolo vuol venire con me bene e se no me ne vado da solo, non cascherà il mondo se mi prendo mezza giornata. 

10/10/2007 16.21.46

 

 

apito adesso quando parlavo di Regime?  Un formidabile colpo come questo l’aveva già messo a segno il topastro, se non sbaglio era il luglio del 92, sì, mi riferisco al ripugnante  ratto che si annida attualmente tra i tetri e polverosi cunicoli del Viminale . Allora ci pensò proprio lui , l’Arsenio Lupin della città dei taurini e dei Savoia , ad arraffare nottetempo dai nostri depositi bancari il 6%, sembrava questione di vita e di morte . Alle legittime perplessità del popolino circa la liceità di tale , piratesco comportamento il piemontese rispose che non solo era doveroso farlo per il bene del Paese, ma che sarebbe stato pronto a rifarlo qualora le circostanze lo avessero richiesto.   Non ne avremmo mai dubitato , guardate dove c’ha portato tanta lungimiranza.

Bene, adesso a prelevare dal conto corrente le eventuali multe non pagate ci penserà direttamente la banda bassotti coordinata da sindaci e Comuni. C’era da aspettarselo e non siamo che all’inizio.  Si salvi chi può , quando una forza oscura prende il timone so’ cazzi , correte a più non posso, il cetriolo vola sempre più basso e questi non li ferma più nessuno. 

Nel frattempo, come se non bastasse l’incessante lavorio di Trichet , adesso a stritolarci le palle  contribuisce pure Joaquin Almunia , commissario Ue agli affari economici e monetari, inutile figurina comunitaria immeritatamente innalzata in questi giorni alla ribalta della cronaca . Se qualcuno dovesse vederlo gli sarò grato se vorrà rispettosamente invitarlo a farsi i cazzi suoi , di uccelli del malaugurio ne abbiamo fin troppi in casa nostra e grazie a queste Cassandre trasciniamo penosamente , da troppo tempo,  i nostri poveri testicoli lungo gli scoscesi sentieri della sfiga , a salvarceli potrà ormai provvedere soltanto una mirata modifica al celebre Wonderbra.  

Molti uomini non sono che il vestito che indossano, è il caso in questione , da manuale, quando ci decideremo a cacciarli dai posti che contano sarà sempre troppo tardi, gente pericolosa , affiliati alla cosca che in poco più di tre lustri ha affossato un’intera civiltà smantellando secoli di storia e di progresso. 

Troppa enfasi? D’accordo , torno a volare basso , come tutti …

Questa mattina , quando mi sono alzato,  la porpora dell’aurora incendiava ancora l’orizzonte , fuori lo stormire delle foglie e un frenetico calpestio di scarpe , qualcuno stava  probabilmente per perdere l’autobus delle sei e trenta . L’autunno è ormai arrivato e rivela la malinconia che l’estate aveva in parte nascosto, non siamo quel che crediamo, devo averlo già scritto, di tanto in tanto abbiamo bisogno di certezze, a volte basta chiudere gli occhi, altre è necessario indirizzare lo sguardo senza timore .  Ci crediamo coraggiosi, non lo saremo mai abbastanza, se vogliamo vincere la paura il coraggio non basta , ci vuole audacia…di più,  incoscienza . 

Giornata grigia , noiosa , sento che questo sarà un gelido inverno , copritevi bene.

15/10/2007 16.03.32

 

rionfo del primo cittadino della capitale alle primarie del Partito Democratico . Che sorpresa! Chi se lo sarebbe mai aspettato? Oltre tre milioni e trecentomila italiani ai seggi, Walter Veltroni al 75,7 %, Rosy Bindi al 13,2 %, Enrico Letta al 10,9 %. A  Mario Adinolfi e Pier Giorgio Gawronsky restano le briciole.

Il neosegretario:  "Pieno sostegno al governo". Prodi: ''Siamo nati assieme, siamo cresciuti assieme''.  "Romano e io abbiamo sperato e sognato che si realizzasse questo partito", ha continuato l’attuale sindaco di Roma,  sentimentale fino alle lacrime , nella conferenza stampa congiunta , tenuta insieme al presidente del Consiglio. Il nuovo partito "sosterrà l'azione riformista del governo e spingerà per un profilo di rinnovamento e modernizzazione fino alla fine della legislatura". E ancora, “Stasera confermiamo il pieno sostegno al governo che sta guidando il Paese e che questo Paese sta trasformando". L'ex candidato unico ha poi aggiunto che "il bilancio di questo governo e' molto migliore dell'immagine che da' a causa della frammentazione".

L’ incauto elettore è avvisato, adesso capirà cos’è stata quell’improvvisa  fitta al fondo schiena che l’ha svegliato nel cuore della notte dopo il volo radente di un misterioso oggetto non meglio identificato. L’ ha sentito arrivare ma non ha fatto in tempo a voltarsi, così impara a non dormire supino. Il destino ha cento forme , il siluro sempre quella, tenete sotto mano una buona dose di vasellina, datemi retta.

Avete presente la pubblicità? Ma sì dai, quella che ti chiede: “Vuoi vincere facile?” La grottesca faccenda ricorda da vicino il celebre listone unico per il rinnovo della Camera dei Deputati del marzo 1929, davvero imbarazzante , meglio stendere un pietoso velo su una sceneggiata tanto scontata e sugli sfigati outsider che si sono generosamente prestati alla farsa .

A questo punto possiamo esserne certi , sostituito il direttore d'orchestra non cambierà la musica, una semplice staffetta, rassegniamoci, e a Bruxelles , grati e compatti , applaudono alle rassicuranti parole del nuovo leader del centro sinistra.

 22/10/2007 8.54.29

 

uova notte più o meno insonne, avrò dormito sì e no un paio d’ore , forse meno , a svegliarmi di soprassalto , all’alba , qualcuno che al momento non posso assolutamente permettermi d’incontrare, visita breve quanto convincente la sua , non m’impressiono tanto facilmente ma stavolta non nascondo che una qualche preoccupazione ce l’ho avuta anch’io. Con tutto quello che c’è da fare mi auguro non torni a trovarmi troppo presto , e poi non è detto ,  forse è stata solo suggestione, magari m’ha sorpreso nel bel mezzo del sonno paradosso e , come è noto , in tale fase , cosiddetta Rem ,  il rapido movimento degli occhi , associato a diverse alterazioni , quali irregolarità cardiaca, respiratoria e variazioni della pressione arteriosa, gioca brutti scherzi.  

Comunque, pochi minuti fa , al  ritorno dalla Ernesto Chiovini ,  ho socchiuso la porta a vetri dello studio del medico di base sotto casa e mi sono appena affacciato per dare un’occhiata , un delirio di pazienti in attesa e l’improvvisa guarigione, un autentico miracolo. Oltretutto , come ben si sa, l’erba cattiva non muore mai , e questo è un altro punto a mio favore .

Sono lieto in ogni caso che , dopo tante incomprensioni , afflizioni  e parole , questa notte sia stata perlomeno illuminante per qualcuno, aspetto con ansia di conoscere i dettagli . D’altra parte ho capito che è giusto che ciascuno compia il proprio cammino fino in fondo e faccia finalmente quel che crede senza ostacoli di sorta , gli altri l’hanno già fatto e ormai , all’appello , ne mancava soltanto uno, resto fuori io ma per me è diverso, non ne sento il minimo bisogno.

Spesso ci si chiede perché si cambi , la soluzione è molto più semplice di quanto si possa credere , un problemino da seconda elementare, facile come quello che risolvevo insieme al piccolo ieri pomeriggio , tanto si è dato, tanto si è avuto, si tirano le somme e il risultato è quel che siamo, è così per tutti noi , nessuno escluso.  

Un’ultima cosa poi vado a lavorare , sabato pomeriggio in piazza eravamo veramente tanti , chissà che il vaso non sia davvero colmo? Auguriamocelo.

26/10/2007 17.19.03

 

 

ono un po’ di giorni che il mio sito fa le bizze, fastidiose ics che emergono al posto d’immagini ,  foto e gif animate , sottofondi musicali difficili da digerire, rimandi a pagine che  segnalano:  “Attenzione, la pagina che cerchi non esiste!” Tutte stronzate  , basta aggiornare la pagina un paio di volte e tutto torna on line come per incanto . Peccato, finora era andato tutto liscio , ho idea che per sistemare le cose dovrò aprire un dominio a pagamento, c’era da aspettarselo, tutto ha ormai un prezzo ed il termine gratuito ha le ore contate anche sulla rete . Ovvio che il disservizio è programmato per costringerti ad abbandonare spazi web a sbafo e spingerti ad acquistarne uno al giusto prezzo …il loro. Ci penserò su e vi farò sapere , ci sono tanti provider a costi concorrenziali, e se no pazienza, non ho più molto da dire ed anche dovessi decidere di chiudere non sarà certo un gran danno, soprattutto per voi.  

Per il momento sto facendo la messa a punto , era tempo, dopo le analisi di rito effettuate nei giorni scorsi, ieri mattina è stata la volta della risonanza magnetica. Certo che starsene venti minuti immobili dentro ad un cilindro a farsi eccitare i protoni d’idrogeno da una calamita , mentre un martello pneumatico ti percuote i timpani e la neve ti si scioglie nelle tasche , è una vera rottura di coglioni, un supplizio che non augurerei al peggiore dei nemici. Tuttavia da qualche parte ho letto che il nostro corpo è solo un vestito che la natura ci ha donato dimenticandosi di darci l’indirizzo del sarto per rifornirci di un nuovo abito, dovrò decidermi ad averne più cura. Fari e luci di posizioni guasti , le sospensioni cominciano a cigolare e il motore fa i capricci, solo l'impianto idraulico e i gas di scarico funzionano ancora perfettamente. Comunque anche questa è fatta, ancora qualche esame , qualche indagine più o meno mirata e tornerò come nuovo con tanto di tagliando e bollino blu.

A proposito di revisioni , anche la zetaics , dopo quasi quattordici anni di onorato servizio , ha esalato l’ultimo respiro , non c'è stato niente da fare , il trapasso era nell’aria, tanti gli acciacchi purtroppo , ultimamente poi aveva sempre tanta sete e per quanta acqua riuscissi a farle trangugiare non le bastava mai. Ancora poche ore e una pressa la trasformerà in un cubetto di ferro , plastica e fibra di vetro , al suo posto nel piazzale sotto casa una scintillante e super accessoriata Citroen C3 1.4 JTD Exclusive colore argento, mi auguro soltanto sappia degnamente sostituirla.

Nel frattempo la notte si dorme un po’ di più e stanotte ho persino sognato , un sogno confuso, impalpabile , come ogni sogno. Quando accade al mattino presto però , al risveglio , qualcosa si ricorda. Non so dirvi dove mi trovavo, lo sguardo inseguiva una corona di monti che circondava le acque tranquille di un lago, il sole era alto , caldo , il cielo appena velato da nuvolette bianche, sembravano innocue. Non è durato a lungo,  d’un tratto lo scenario è cambiato e mi sono ritrovato sotto un cielo scuro trapuntato di stelle, ad occhio e croce sembrava il firmamento che puoi ammirare alzando lo sguardo dalla veranda di Villetta Fernandella, una vetrata che si apre sull’infinito e mi ha sempre intrigato.

Secondo voi che cosa sono i sogni? Solo il casuale prodotto di un cervello a riposo, semplici connessioni neurali o l’ inaccessibile rifugio per i nostri più reconditi pensieri ?  Avranno un significato? Se sì , quale? Vabè, che ce ne fotte? Tanto solo di sogni si tratta.

Giornata piovosa oggi , malinconica, il maltempo però non dovrebbe durare , a quanto dicono per il weekend splenderà il sole, al più qualche nuvola di passaggio, speriamo che una volta tanto ci prendano.

04/11/2007 10.08.50

 

 

ra un bel pezzo che insieme a Lety e Gabry non facevo le ore piccole e devo dire che ne è valsa davvero la pena, rivedere quel simpatico manipolo di canaglie dopo tanto tempo è stato come ritrovare i fiori riposti in un libro che credevi di aver perduto per sempre e se ne stava invece affastellato insieme agli altri su un ripiano in attesa ti ricordassi di lui .

Abbiamo percorso un primo tratto di vita insieme, forse il più importante, quello della formazione, degli amori acerbi, dei primi incidenti di percorso , poi le strade si sono divise , era inevitabile, ciascuno ha costruito una famiglia e vissuto la propria storia in maniera autonoma , spesso curvando la fronte e l’orgoglio, per oltre vent’anni. Abbastanza, era proprio arrivato il momento di tornare insieme.

Marila è stata la prima a rispondere all’appello , la smorfia di sorpresa su quel viso sorridente che ricordavo a malapena ha immediatamente fugato ogni imbarazzo, credo che il nostro ultimo incontro risalisse al ’78 o giù di lì, probabilmente in occasione di qualche festa di compleanno. Se con Mario e Fiorella ci si vede almeno un paio di volte al mese, non incrociavo invece lo sguardo di Stefano perlomeno dai tempi del diploma, di Nicola e Donatella avevo poi completamento perso le tracce alla Sapienza , immagino nel viale che congiunge le facoltà di Lettere e Giurisprudenza. Tiziana e Fabrizio, sorprendente memoria storica del gruppo, li avevo sentiti almeno per telefono, così come Franco e Antonella che hanno offerto squisita ospitalità alla simpatica  rimpatriata di vecchi amici.

Devo dire che per le signore il tempo non sembra essere passato se non per renderle più interessanti ed intriganti , diverso il discorso per noi maschietti che , con le dovute eccezioni, abbiamo dovuto comunque pagare pegno al quarto di secolo che ci siamo lasciati alle spalle . Niente di che, magari un filo appesantiti, con qualche stempiatura d’ordinanza e tanti fiocchi di neve tra i capelli , non per questo meno affascinanti , certamente irresistibili come allora.

Chiacchiere, ricordi e risate contagiose tra un bicchiere di vino e un piatto di bucatini , deliziose torte rustiche e gli immancabili dolci di fine serata , non poteva mancare lo spumante per brindare prima di metter mano alle chitarre e cantare a squarciagola i successi di quei favolosi anni.

Quando le lancette segnavano ormai l’una passata e il videoregistratore mostrava gli ultimi sgranati fotogrammi d’annata qualcuno ha cominciato a ricomporsi , convenevoli di rito , baci e abbracci , poi giacconi , paltò e improbabili arrivederci.

L’amicizia è un bene prezioso, un fiore che molte mani sanno cogliere e poche sanno conservare, ma almeno non inciampa nelle passioni che ci sfiorano o bruciano in fretta , sa donare senza attendersi nulla .

Ci rivedremo? Perché no? Mi auguro soltanto non debbano passare altri trent’anni.

08/11/2007 15.18.25

 

 

a sì, qui partono tutti per Parigi! Mi sa che faccio contenta Lety e ce la porto , se lo merita, così ,dopo cinquant'anni,uscirò per la prima volta da 'sto Paese e magari salirò su un aereoplano anch' io….e che cazzo!

09/11/2007 9.44.23

 

ene, come previsto il cerchio s’è chiuso, c’è un mucchio di gente che si crede molto furba  ma non tiene conto che nessuno è mai completamente scemo, ognuno ha raccontato la sua verità e visto che la mia non interessa mi auguro che la partita si possa considerare finalmente chiusa, avrei preferito il silenzio ma evidentemente non era cosa. E’ quello che succede quando ci si fida delle persone sbagliate, può capitarti quando accendi un mutuo e nella vita di tutti i giorni , non c’è un perché, è così e basta , né , come taluni credono, è tanto facile evitarlo. 

La giornata non è granché, mi auguro che il vostro umore non ne risenta , stamattina poi nella Capitale sarà un delirio, auto in coda, vigili zelanti e gente incazzata con cartelli e striscioni tutt’intorno, meglio starsene a casa, avrò tempo e modo per recuperare.

Domattina un probabile nuovo verdetto, m’importa ‘na sega ma sembra che anche in questo caso non sia opportuno , né tanto meno lecito, tale mio disinteresse, niente di drammatico, siamo più o meno in democrazia e possiamo avere opinioni diverse.

Gigantesco mal di testa , devo aver bevuto un po’ troppo ieri sera e la notte pressoché insonne deve aver peggiorato il quadro clinico, venti gocce di Novalgina basteranno , ormai conosco bene i miei nocicettori e so come tranquillizzarli allontanandoli da certe vie nervose e biochimiche tanto pericolose, ambientacci da cui è meglio tenersi alla larga.

Veniamo ora alle novità di Regime , sapete niente della paventata riforma sull’editoria ? Immagino di sì, comunque ci terrei ad approfondire la questione. 

Allora , il potere costituito affina le sue armi e si prepara al salto di qualità, un disegno di legge recentemente licenziato dal Consiglio dei Ministri lascia intravedere l’obbligo per chiunque abbia un sito , o anche un semplice blog personale , di iscriversi ad un apposito Registro dove possa essere schedato con cura per essere tenuto d’occhio ed eventualmente epurato qualora il tiranno , a suo insindacabile giudizio, decidesse in tal senso. Naturalmente questo comporterebbe anche l’ammonticchiarsi di un discreto gruzzolo per il Principe Giovanni sempre in cerca di nuove entrate che possano appagare la sua proverbiale sete,  spese ed eventuali sanzioni penali che , coi tempi che corrono,  fanno sempre comodo.  

Questo quanto recita l’articolo 6 , pare si debba iscrivere a questo particolare Registro , ben custodito in cassaforte dall’Autorità per le Comunicazioni, chiunque faccia “attività editoriale”. Attività editoriale, chiarisce il legislatore, significa creare un “prodotto editoriale” anche senza trarne alcun profitto. “Prodotto editoriale” , aggiunge, è qualsiasi espressione “formi” o “intrattenga” il destinatario (art. 2). I mezzi di diffusione di tale prodotto , prosegue, sono tutti sullo stesso piano, Web incluso. Come a dire :” Ragazzi, non rompete il cazzo ! Uscite fuori dalle vostre tane e pagate senza tante storie , l’estorsore ha fame.

Naturalmente saranno necessari certificati e bolli , superfluo evidenziare quanto sarà cospicuo il guadagno per l’erario. Censura e pizzo di Stato, niente di più, tutte le giustificazioni addotte dai lacchè di regime sono solo chiacchiere.  Mi auguro che il popolo del Web sappia scendere in clandestinità e ribellarsi al barbaro invasore.

‘Azzo ! Paro Leonida alle Termopili ! Troppo? Vabbè, allora Minghi al festival.

Ahò, quasi le dieci, s’è fatto tardi, prima di uscire mi tocca sgombrare tutte le cartacce ammucchiate su ‘sta scrivania , alla prossima.