CAPITOLO QUARANTUNO

 

Segnali di fumo



19/03/2007 12

19/03/2007 15.12.08

 

erché ho strutturato una nuova pagina per l’ennesimo capitolo dopo aver spergiurato che il precedente sarebbe stato l’ultimo , sia pure aggiornato giorno per giorno? Mmmmmmm...mi sa che è una ripetizione 'st'"aggiornato giorno per giorno"...bhò, vabè, è uguale...comunque   chiedetelo a Bill Gates.  Possibile non ve ne siate accorti da soli ?  La pagina fatica ad aprirsi , indigestione di bit, mi tocca tornare al vecchio sistema,spiacente per le anime pigre. 

E va bene, niente canne e telefonini a scuola, niente alcool in discoteca,  niente striscioni allo stadio, niente pippe a notte fonda  , ecco la panacea per il malessere giovanile, la tipica reazione di chi , privo di autorevolezza , non può che ricorrere all’autoritarismo. Credevo che l’età del proibizionismo fosse solo un lontano ricordo, ancora una volta sbagliavo, ne imbroccassi una…

Incredibile come questa sbiadita sinistra da oratorio si sia potuta schierare con tanta disinvoltura con la  novella Santa Alleanza capitanata dal pastore tedesco sviluppando l’arroganza propria degli uomini ad un tempo volgari e potenti.
Torna il fanatismo dei secoli bui  , l’integralismo accigliato e sdegnoso del potere assoluto, tutto considerato c’era da aspettarselo.

Ma sì, che volete che sia? Il nostro è un popolo  duttile , abituato a piegarsi come una canna ad ogni soffiar di vento, vedrete, anche stavolta sapremo facilmente adattarci ai dettami della rinata Inquisizione.

Che cosa ? Coerenza alle  regole della cristianità? Ma dai…la coerenza è una virtù quando si configura come fedeltà alle proprie idee ma può anche essere un limite quando diventa morboso attaccamento alle apparenze e assume i caratteri oscurantisti  della chiusura alle novità e ai mutamenti della Storia .  

Sbagliato secolo? Sì, me lo rimproverano in tanti, tipica accusa che si muove a chi ha il torto di nascere in anticipo sui tempi tentando inutilmente di aderire ad una cultura che non gli appartiene.

Cazzo è tardi! Mi tocca uscire per un appuntamento imprevisto , il cielo promette pioggia, speriamo di fare in tempo a tornare prima che si scateni quanto promesso dai meteorologi di stampa e tivù.
Dai, non prendetevela , ancora qualche giorno sfigato poi esploderà la primavera.

21/03/2007 16.24.05

 

 

rimo giorno di primavera, colpo di coda dell’autunno stanco di sentirsi ripetere che non ci sono più le mezze stagioni, niente paura, ve lo ripeto, aprile è ormai alle porte ,ancora qualche giorno di freddo, qualche lacrima di pioggia e tutto tornerà nella norma , maglioni e giacconi negli armadi , jeans e tshirt fuori dai cassetti.

Pomeriggio inconcludente , poco lavoro , entusiasmo al lumicino , insomma , si batte la fiacca, mi sa che per ravvivarlo mi toccherà tornare alle vecchie, sane abitudini, un tex d’annata , una scorpacciata di  rock a palla e per finire wurstel , formaggio e un bel film con Totò e Peppino. Il fegato me ne sarà grato. Che ne dite de “La banda degli onesti” ? Sì, lo so, l’avrò già visto cento volte ,conosco le battute a memoria, ma , che volete...non riesce a stancarmi. 

Ma sì , se per oggi ammucchio un po’ di scartoffie sulla scrivania non muore nessuno, un pizzico d'indolenza assaporando il gusto rinfrancante dell'ozio non potrà che farmi bene.

Certo che se ne fanno di cazzate nella vita ! Eppure non ci sembrano mai abbastanza , l’esperienza non ci insegna proprio niente e con l'età si finisce addirittura per peggiorare.

Piuttosto, è un pezzo che c’ho un’idea bislacca che mi ronza per la testa e mi sa che questo fine settimana , se il tempo mi assiste , proverò proprio a realizzarla. Curiosi? Tranquilli, se almeno stavolta riuscirò a far seguire alle parole i fatti sarete i primi a sapere che cazzo avrò combinato.

Una manciata di giorni ai cinquanta , capisco, secondo voi sarebbe ora di crescere, d’accordo, ci proverò,  ma non per questo smetterò di volare, magari a filo d’erba per non rischiare troppo , in fondo non è mica passato un secolo da quando sognavo ad occhi aperti osservando incantato le stelle dalla veranda di Villetta Fernandella e , come recita una frase che ho letto  da qualche parte,  i sogni sono come le stelle, basta alzare gli occhi e sono sempre là.

23/03/2007 17.52.30

 

 

iente chiacchiere stasera, preferisco mostrarvi la mia giornata tipo, è un filmato piuttosto lungo , più o meno quattro minuti, se il vostro picci è parente prossimo di uno scaldabagno vi toccherà pazientare , se invece è la vostra connessione che va ancora a carbonella vi conviene lasciar proprio perdere , vedete un po’voi…

25/03/2007 15.53.46

 

ra meno di un mese saranno venticinque, è la metà dei tuoi anni e li hai vissuti con lei, vorrà pur dire qualcosa… un anniversario  importante , senza alcun dubbio , vorresti festeggiarlo come meglio si conviene , un gioiello prezioso, una crociera di lusso e se proprio non c'arrivi almeno un bel viaggio insieme come ti chiede inutilmente da anni . Già , peccato per il mutuo che a questo punto del viaggio dovrebbe essere agli sgoccioli ed è invece appena all’inizio.

Chi , come te, è convolato a nozze nell’ottantadue o giù di lì il direttore di banca  se l’è già scrollato di dosso da un pezzo o è comunque prossimo al definitivo commiato, per te è diverso , troppo giovane all’epoca per prendere un impegno di tal portata , troppo vecchio probabilmente oggi per sostenerlo.  Che fare? C’è poco da dire , dovrai accontentarti di portarla a cena fuori…magari sul balcone…altre , purtroppo,  sono le priorità.  

Il settantasette è lontano, dovevi pensarci allora, quando avevi vent’anni e tutte le opportunità per provare almeno a cambiarlo ‘sto cazzo di mondo, hai preferito spassartela , farti canne e topoline e conformarti al clichè del bravo studente che , oltretutto, non è nemmeno riuscito a laurearsi. Consolati,  non sei mai stato solo, hai dormito in buona compagnia  e adesso non ti resta che scontare le conseguenze di un sonno così profondo.

Gran donna quella che ti vive accanto , hai scelto davvero bene allora , è un po’ che non ne indovini una , ma nella vita qualcosa di buono sei riuscito a farlo persino tu . D’accordo, si discute , ci s’incazza come tori , a volte si finisce persino per esagerare nei toni ma a mio avviso litigi e incomprensioni sono il sale di ogni sana unione, bisogna piuttosto  preoccuparsi quando tutto fila via troppo liscio , denota mancanza d’interesse , il passo successivo  sarebbe l’indifferenza.

Un quarto di secolo insieme , tre figli che non danno più problemi di tanti altri, un lavoro a termine che si rinnova anno dopo anno e ti consente comunque di tirare avanti alla meno peggio e una casa in comproprietà con il gruppo Unicredit, in fondo hai molto più di tanti altri , non vedo però perchè dovrebbe bastarti. Là fuori c’è molto altro e non hai intenzione di rinunciarci ? Fai bene.  Non di solo pane vive l’uomo,  diceva un altro mezzo matto che credeva di poter cambiare il mondo già più di duemila anni fa . Osservando il tuo giro vita il pane non ti manca davvero e nemmeno il companatico mi sembra, per cui vedi di seguire quei preziosi consigli e prova  a  cercare il resto per conto tuo facendo bene attenzione a non far troppo male a chi sarà tanto sconsiderato o sfortunato da incrociare il tuo cammino  , non hai mai domandato a nessuno di accompagnarti,  non farlo proprio adesso.

D’altra parte ogni rapporto che conta e che voglia funzionare si configura come un confronto ad armi pari dove coesistono  amore , desiderio , fiducia,  amicizia ma soprattutto dove deve regnare il reciproco rispetto per le peculiarità di entrambi  , chi non è in grado di leggere attraverso queste lenti è necessariamente destinato al fallimento e all’incapacità di relazionarsi con gli altri.

Certo che se ti metti a pensare che dietro le spalle hai più anni di quelli che    presumibilmente  ti restano da vivere  , le palle cominciano a girarti ad elica  e ti viene la depressione , prima di finire in analisi però farai bene a tentare altre strade alla ricerca di quel valore aggiunto che può dare un altro sapore alla vita di ognuno di noi .  Non posso assicurarti che lo troverai ma tentar non nuoce.

Hai costruito poco o molto? Chi può dirlo? Ciascuno valuta come meglio crede, è la celebre metafora del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto e il tuo è una vita che perde, devi solo cercare di scoprire dove sta ‘sto cazzo di buco.

Dispiace poi considerare come un'altra rilevante ricorrenza come quella del compimento dei tuoi primi cinquant’anni debba essere guastata dal contemporaneo cinquantenario dei trattati di Roma , pazienza , d’altra parte il ’57 si ricorda anche per il varo della gloriosa Fiat Cinquecento e per il  girotondo attorno al pianeta  del primo satellite artificiale capace di vincere la forza di gravità.

E’ un periodo che sogni sempre più spesso di volare, l’altra mattina ad esempio ti sei svegliato con le braccia pesanti a forza di sbattere le ali, dove diavolo dovessi andare non lo sai , ricordi solo che hai volato tutta la notte sulla città.

Cominci a pensare che quel che siamo e quello di cui siamo capaci non lo conosciamo nemmeno noi, qualche notte fa ad esempio hai sognato di partecipare ad un’affollata conferenza come oratore, si argomentava di leggi, codici e codicilli e pronunciavi dotte parole di cui , ad occhi aperti, ignori completamente il significato. Era già mattina e rammenti perfettamente come l’intera assemblea ti stesse ad ascoltare rapita da tanta competenza e proprietà di linguaggio . Chissà , magari la nostra vera vita è altrove e il sogno è quello che crediamo di vivere quando siamo svegli.

A questa età il disincanto e lo scetticismo prevalgono sulla speranza di rigenerazione ma un sole che si spegne può a volte lanciare i suoi ultimi bagliori illuminando a giorno quei contorni rimasti troppo a lungo in ombra e trovare così il senso ad un’intera esistenza , bada pure al sodo, è giusto e necessario,  ma non rinunciare per questo a parlare con le nuvole. A volte sei talmente indaffarato nel cercare di realizzare la felicità altrui che finisci per dimenticare di cercare la tua e il fatto che vogliano farti credere di essere una specie di mostro non significa tu lo sia davvero , non dar retta,  non sarai il massimo ma sei certamente unico e se tutto quel che sai dare non sembra mai abbastanza non puoi fartene una colpa.  Forse , e dico forse, non sei tu quello che non sa dare ma chi riceve incapace di apprezzare .

29/03/2007 19.11.20

 

erché certi giorni sembrano tutti uguali  e certe notti non passano mai?  Me lo chiedevo stamattina mentre l’Honda mi portava in Prati , ormai conosce bene la strada e non ha più bisogno che lo guidi lungo il Muro Torto.

Qualcuno dice che chi conosce i limiti della vita sa bene che è facile liberarsi del dolore di ciò che manca ed è in grado di ordinarla in modo tale da renderla perfetta , di conseguenza non avrebbe bisogno di nulla che si debba necessariamente  conquistare azzuffandosi con la nostra cattiva stella.  A me sembra sia un po’ troppo facile vederla così, se qualcosa ti manca non puoi fare a meno di desiderarla  ed arrendersi senza lottare non è compatibile con la naturale disposizione dell’animo umano che tende sempre e comunque a cercare un appagamento anche quando questo non sembra alla sua portata.  

Sono d’accordo con voi, carpe diem, ma quando ‘sto cazzo di dies diventa soltanto vivere per prolungare il mattino fino a portarlo a sera io dico che occorre darsi una mossa e guardare oltre, costi quel che costi.

Saper soffrire è una virtù che si acquista ed anche il dolore può diventare una via per raggiungere una meta più alta , se poi a spalleggiarla arriva la rabbia la miscela diventa esplosiva e non ce n’è per nessuno, chi volete possa fermare un’anima in pena gonfia di rancore ed amarezza?

Bisogna accendere una luce davanti ad ogni sofferenza, la consolazione sta nel ritenere quel che ci capita frutto di scelte più o meno condivise e quando diventiamo più complici che vittime del nostro destino possiamo chiudere con maggior serenità una porta di cui, comunque, non avremmo la chiave.

La vita è una lunga ricerca di vie , spesso per arrivare bisogna scalare cime che sembrano inaccessibili  ma mica possiamo fermarci  prima di raggiungere la vetta, al limite si cade , si rotola lungo il sentiero e ci si fa un male della Madonna che non fa che darti nuova forza , se poi non c’arrivi amen , ma almeno ce l’hai messa tutta e non puoi rimproverarti niente.

Che cazzo sto a di’ vorrei saperlo anch’io ma ogni tanto ti piglia ‘sta smania di scavarti dentro e questi sono i risultati , vabè dai , chi non si fa qualche sega mentale di tanto in tanto scagli la prima pietra….ahiò cazzo! Dicevo così per dire, possibile prendiate tutto così alla lettera ?

Giornata lunga oggi, stamattina mi sono fatto un bel culo firmando assegni e girando in moto  per mezza Roma  - sti stronzi oltretutto non fanno che chiudere strade e gallerie – come se non bastasse è dalle due del pomeriggio che non schiodo il culo da ‘sta sedia , vedrai se stasera non mi toccherà ricorrere  al proctolyn…ma sì dai, fine mese arriva più o meno una volta ogni trenta giorni e purtroppo, o per fortuna, anche il carico di polizze e quietanze da preparare,smistare  ed incassare per pagare vitto,  mutuo e bollette.

Speriamo stanotte vada meglio e magari domattina , al risveglio , trovo pure una sorpresa . Quale? E che cazzo ne so? Mica soltanto Gabry è contento quando scarta gli ovetti Kinder per vedere cosa contengono! A me, male che vada, toccherà la cioccolata tanto lo smilzo manco quella se magna. Di certo la troverà Roby visto che domani compie venti primavere,  piuttosto,  non dimenticatevi di fargli una telefonata.

Fico Abraxas dei mitici Santana, era un pezzo che non l’ascoltavo.

Ci vediamo presto intanto godetevi il panorama che si gode da Villetta Fernandella ,la bella stagione è alle porte e non vedo l’ora di farci una capatina. Chi viene con me?

30/03/2007 22.24.24

 

oberto compie vent’anni , per lui gli auguri di rito , una gustosa torta Mimosa e i soliti cinquanta euro sindacali stabiliti a suo tempo dal sottoscritto senza contraddittorio tra le  parti, ma stavolta il regalo voglio farlo pure a voi e invece di farvi sforzare la vista a leggere le solite menate ripongo penna e calamaio e vi lascio gustare in esclusiva le foto della cena di compleanno.

Purtroppo mancava Valentina  impegnata a tradurre Tacito in quel di Terni,  ma non mancherà occasione d’averla gradita ospite a breve.

Buona visione a tutti.  

04/04/2007 16.18.03

 

 

ltime  ore da quarantanovenne,  il tempo oggi è piuttosto incerto ed io più di lui,  scarso ritmo , pochissimo entusiasmo, eppure domani è un giorno importante, continuano a ripetermelo in continuazione , e allora , secondo voi , perché mi rode tanto il culo?

Facile da intuire, mica ne compio venti!

E’ anche vero che una volta tanto il regalo che desideravo l’ho ricevuto e non è poco.

In momenti come questi la  memoria va a chi li ha avuti prima di me questi benedetti cinquant’anni, mio padre, un uomo cazzuto, a volte un po’ stronzo come tutti i papà , ma  davvero speciale.

Mi sembrava talmente vecchio dal basso dei miei quindici….e invece aveva ancora tanto di quell’impeto nell’affrontare la vita da sbalordire , quasi fosse sicuro di averne almeno altrettanti da vivere.

Non ci vado troppo spesso a trovarlo, sono un po’ stronzo lo ammetto , i miei fratelli sono più costanti nelle visite alla cappella , io preferisco ricordarlo dietro la scrivania a scrivere lettere torrentizie,spesso infuocate  o alla guida del cinquino , frenetico , nervoso e ,come sempre, con la neve in tasca .

Deve averli avuti anche mia madre , ma  ne avevo appena dieci allora e la ricordo solo più in là negli anni , con il carrello della spesa in una mano e il borsellino nell’altra , meno male che ad aiutare la memoria ci sono le vecchie foto in bianco e nero degli album sottratti al comò di piazza Gondar prima che finisse in qualche anonima discarica insieme al resto del vecchio mobilio .

Li sogno spesso, tutti e due, ma mai che si degnino di darmi il terno giusto, Walteruccio è sulla sedia a dondolo che legge assorto Harmony, Fernandella ai fornelli , a friggere patate e fettine panate con la radio accesa che gracchia dalla mensola accanto al frigorifero.

Ne abbiamo avute noi tre di discussioni, e non sempre è finita a tarallucci e vino , loro due che si scazzavano come furie  ed io , là in mezzo, a fare il ficcanaso prendendo ora le difese dell’uno ora dell’altra…mai che mi facessi i cazzi miei.  L’ultimo ad uscire di casa , quello che li ha visti diventare vecchi sul serio e li ha aiutati a  raccogliere i pezzi.   Quante occasioni perse…

Cinquanta,  tondi tondi , fermo a fissarti nelle ore del disinganno , vabè , dopo tutto di strada da fare me ne resta ancora parecchia e chissà che i giorni a venire non siano persino migliori di quelli che mi sono lasciato dietro.  Solo una ruga in più, un maturo giovanotto con qualche chilo di troppo , i capelli bianchi  e il solito aspetto trasandato , non sono poi così diverso da quello di sempre.

Stasera ancora una volta spegnerò l’abatjour , poserò gli occhiali sul comodino , infilerò l’auricolare del transistor nell’orecchio e chiuderò gli occhi, gesti consueti, ma stavolta nel sonno  crescerò un  po’di più e domattina mi sveglierò più “grande” , con la consapevolezza che anche chi perde il timone e si smarrisce , prima o poi ritorna .  Troppo buon senso ? Concordo, spero di tornare presto più scavezzacollo che mai  , dopo i cinquanta arrivano al galoppo i cinquantuno e non c’è più tanto tempo da perdere.

Ma domani, come ben sapete , non sarò il solo a festeggiare, all’ora di cena si soffierà sulle candeline anche al 134 di via Collalto Sabino , e come non fare gli auguri più cari a chi ha diviso con te nove mesi in vasca prima di perdere le branchie e respirare l’aria di questo curioso pianeta?  Buon compleanno Aurora! Hai ragione, devo diventare più positivo ma , come sai, noi rossi malpelo a sinistra delle Brigate Rosse siamo sempre parecchio  più incazzati di voi scoloriti cattocomunisti .

Scherzo Lella , sei la migliore doppiareja che mi potesse capitare e se qualche volta mi vedi scuro in volto non devi preoccuparti troppo , sarò pure fatto male ma in fondo sono sempre il solito bonaccione  con il quale hai diviso la stanzetta per tanti anni.  

06/04/2007 14.38.30

 

l tempismo è una mia prerogativa , non c’è dubbio,  e , se mai ce ne fosse stato bisogno, ieri l’ho dimostrato una volta di più . Cazzo! Era dal capodanno del 2000 che non stavo così male e quando sono andato a  fottermi? Proprio la sera prima di festeggiare i miei primi cinquant’anni…colpa di Roma - Manchester e di quelle dannatissime Pringles alla paprika. Volevo solo fare un po’ di stravizi sgranocchiando patatine davanti alla tivù , potevo mai immaginare che quelle stronze facessero mappazza intasando il mio stomaco come la tangenziale est nell’ora  di punta? Risultato una festa senza il festeggiato che non ha toccato cibo né assaggiato la sua torta di compleanno e alle nove e mezza ha dovuto salutare imbarazzato gli ospiti per chiudersi prima in bagno poi in camera da letto.

Pazienza, speriamo vada meglio la cena dei sessanta.

Potevano mancare le foto del tragico evento? No di certo, per cui cliccate qui sotto e se ne avete voglia sfogliatele una ad una. 

14/04/2007 23.04.47

 

 

 

Una festa scintillante quella organizzata all’  Hotel degli Angeli di Magliano Sabino in occasione del compleanno della diva del momento bella e raggiante come non mai . Dopo le foto di rito e l’eccellente aperitivo servito nel giardino prospiciente il ristorante  tra canti di  menestrelli , burle di giullari e giochi di funamboli, si spalancano le porte della grande sala  ed appare la schiera dei camerieri in livrea che accompagna gli ospiti ai tavoli apparecchiati con ineccepibile gusto e squisita ricercatezza .

Passato il primo empasse  per far sparire una mezza dozzina d’imbarazzanti coltelli e cucchiai in eccesso e capire che cazzo farsene di tre bicchieri e una decina di forchette di svariate forge e dimensioni , si da  l’assalto all’antipasto senza lesinare su  pane ,manicaretti e biscottini .     

Tutto organizzato fin nel minimo dettaglio  , valletti con blusa in raso e pantaloni di seta scura servono le gustose pietanze  con raffinata cortesia mentre i commensali conversano amabilmente scambiandosi  gossip e  chiacchiere brillanti e spiritose con affettata adulazione.

Sfilata très chic di gioielli , sfarzoso e allo stesso tempo disinvolto il look  degli invitati  , ampie e fruscianti vesti confezionate con stoffe pregiate per le signore , inappuntabile abito scuro impreziosito da cravatte di grido per gli uomini, lussuoso l’arredamento della sala  fregiato da eleganti specchi  , lampadari di cristallo, damaschi ,sete e velluti.

Ghiotto e ricercato  il menù, primo piatto a scelta per cominciare , salcicce, vitello arrosto e tagliata di manzo per proseguire, insalata mista e patate fritte per far posto alla composta di frutta e alle due torte Charlotte al cioccolato con panna, caffè e liquori  per terminare il lauto banchetto innaffiato da vini pregiati quali Brut Chardonnay, Grechetto dell’Umbria, Rosso dei Colli Sabini e Moscato naturale. 

E’ già tardo pomeriggio quando gli chauffeur accendono il quadro  delle lussuose limousine e  gli ultimi ospiti lasciano la grande sala tra sorrisi , abbracci  e arrivederci , inevitabile l’ingorgo che si forma nella strada gremita di reporter e curiosi mentre i fari tagliano le prime ombre della sera dirigendosi in tutte le direzioni.  

Questi gli scatti dei principali rotocalchi nazionali e internazionali.

24/04/2007 10.07.32

 

iao amore mio,come vedi seguo i tuoi consigli ed anche in un’occasione così speciale torno ai vecchi sistemi , d’altra parte il contraddittorio non mi consente di esprimermi al meglio, è un mio limite.

Spesso , al momento del sospirato “sì” , viene armata una grandiosa flotta di progetti e aspettative che nello spazio di pochi anni in buona parte è già andata a fondo e quel che avanza , quasi tutto naviglio sottile, va facendo acqua ogni giorno di più .  Questo è quanto capita ai tanti, troppi in verità, che quel fatidico passo lo fanno con quella lievità e quel distacco fiabesco che si limita a riscaldare in superficie senza penetrare l’interno di due anime .

Non si attraversa l’oceano dei sentimenti e soprattutto non si affronta l’inevitabile tempesta dei compromessi su un guscio di noce, le vele vanno in brandelli, gli alberi si schiantano sotto il peso dei malintesi e lo scafo viene irreparabilmente danneggiato dalla mitraglia dei rimpianti.

Ma non è il nostro caso amore mio , se due commensali riescono a sedere accanto per un quarto di secolo , sia pure dovendo condire a volte  il pane con le lacrime , significa che anche nei momenti più difficili hanno saputo trovare ristoro nel sole del giorno dopo e il pericolo è ormai scampato . Dopo ogni burrasca , anche la più terribile, tornano in sé, si scambiano sospiri e lucciconi e ricominciano a parlare, sulle prime con parole rotte,alternando con voce malferma domande a risposte di cui una non aspetta l’altra , già, proprio come ultimamente è capitato a noi.  

Da quel 24 aprile 1982 ne è passata d’acqua sotto i ponti  amore , e se non t’avessi già sposato lo rifarei subito tanta è la felicità che hai saputo darmi, ho provato a dirtelo, te l’ho scritto riempiendo oltre tremila pagine di diario, a volte l’hai letto chiaro e tondo , altre sei riuscita a interpretarlo  tra le righe , altre ancora hai preferito ignorarlo e cercare altrove quello che non c’è.

Non sono un tipo facile, lo ammetto, non è agevole assecondare le mie aspirazioni o giustificare certi miei eccessi , a volte appare inammissibile rassegnarsi  a certe mie pretese ma è questo che sono e non sono affatto cambiato come sembri pensare. Sono solo più vecchio e incazzato ma in questo non sono diverso dagli altri , anche se a differenza dei più  , vinto dall’amore per la vita, non ho perso la speranza d’imparare a volare e il vizio di continuare a provarci costi quel che costi. Chi cammina da anni si copre di polvere , la strada è lunga , il più delle volte in salita , e verso sera la stanchezza e le ferite si fanno sentire , anche se sono proprio loro a farti capire di aver vissuto davvero.

Cosa cerco che tu non possa darmi ? Vedi tesoro, non è questa la domanda da porsi, tutto quello che c’è là fuori  ,qualsiasi cosa si possa trovare , è solo un valore aggiunto che nulla toglie a quello che sei tu per me , la donna che amo e che desidero come il primo giorno, la madre dei miei figli , colei che ho scelto e con la quale intendo trascorrere il resto della vita.  

Poi c’è il resto, le passioni, le inquietudini, le mie manie spesso causa d’incomprensione e contrarietà , perché, inutile  negare  l’evidenza, è anche attraverso le piccole follie che realizziamo noi stessi.    

Sei sempre stato un sergente maggiore amore mio ed anche per questo ti ho sempre amato, così come tu ami me perché sono maledettamente complicato, quello che provo per te è l’amore che mi spinge a chiederti sempre di più perché è di te che ho bisogno, quell’amore che schianta il cuore quando le cose non vanno come vorresti.

Sono sempre più convinto di aver sposato la donna giusta , non pesare ogni mia parola col bilancino, quando la rabbia monta si dicono cose che non si pensano, mi auguro sia lo stesso anche per te.

Ti amo Lety, e ti amerò per sempre, ricordalo bene , sì, lo so, ogni tanto ci si fa del male , capita , e di quello che posso averti fatto io ti chiedo scusa , tormenterà ogni giorno che mi sarà ancora concesso di vivere.   

Ma oggi è una ricorrenza lieta, di festa, valga l’augurio di un amore che doni senza chiedere, comprenda senza interrogare ,consoli senza giudicare ma soprattutto sappia resistere quando soffia il vento e infuria la tempesta…a restare insieme quando  tutto fila liscio sono buoni tutti, non credi?

Ho scritto una poesia, una delle tante, perdonami anche questa, te la dedico con tutto l’amore che posso.

Un abbraccio da toglierti il fiato e un tenero bacio.



Nozze d'argento

 

 

Venticinque non so’ pochi

so’ dolori,gioie e scazzi,

se divideno li fochi

e co’ loro li strapazzi.

 

Te ricordi er primo incontro?

Eravamo ragazzetti,

fors’è stato più ‘no scontro,

poi so’ stati mortaretti.

 

Co’ du’ tette mozzafiato

ed un culo da paura,

me so’ presto ‘nnamorato,

ma p’avella è stata dura.

 

Pe’ tenemme sulla corda

hai voluto datte tempo,

ce provavi a fa’ la sorda,

e ridevi ner frattempo .

 

Lo sapevi ch’ero cotto

e facevi la preziosa

te piacevo sotto sotto

ma pensavi :“Sarà cosa?”

 

T’ho convinto poco a poco,

tu fiutavi già l’affare,

stanco poi d’esse bizzoco

t’ho portato a quell’altare.

 

Pochi mesi sur Tirreno,

se campava un po’ alla bona,

poi se fece più sereno

e tornammo presto in zona.

 

Ale nacque già a Fidene,

poi Roberto a viale Etiopia

e tra conti,pranzi e cene

me decisi a fa’ la copia.

 

Finarmente a viale Libia

Gabry  unimmo alla famija,

sempre maschio , nun se cambia

però , armeno me somija.

 

Vedi, er sole de quer giorno,

splende ancora  a Serpentara,

stesse facce tutt’attorno

più tre fiji e gran cagnara.

 

Nun ce stanno proprio tutti,

quarcheduno se n’è annato,

pe’ fa posto ai loro frutti

nonni e nonne  hanno schiodato.

 

Quann’ er prete te l’ha chiesto

tu  piagnevi  amore mio

e le frasi de quer testo

le ricordo bene anch’io,

 

io te vojo come allora,

so’ sortanto più ‘ncazzato.

La mia vita alla malora

per un mutuo rincarato?

 

Se lo scordano ‘sti stronzi,

vero,  er popolo è distratto

ma nun semo proprio gonzi

e pe’ tutti c’è riscatto.


Venticinque nun so’ pochi

ma ne vojo ancora tanti,

ce saranno ancora fochi

ma guardamo sempre avanti.

le foto della festa