CAPITOLO SESSANTAQUATTRO

 

Pallottole spuntate

 

31/08/2008 10.59.05

 

a bambino leggevo i fumetti , Superman era il mio preferito , anche se mi rendevo conto di somigliare più al suo alter ego , il remissivo Clark Kent , impacciato, occhialoni , andatura dinoccolata e capelli sempre ben pettinati . Così , intuendo sin d’allora di non poter aspirare né a Loris Lane , né , tantomeno , alla supervista , sognavo almeno di volare e diventare invulnerabile .

L’uomo d’acciaio era un supereroe senza tanti fronzoli , lui era il buono , gli altri cattivi , appena qualche problema con la kryptonite ma nel complesso non incontrava mai grosse difficoltà , distribuiva legnate a destra e manca e l’happy end era , di norma , sempre più o meno assicurato. 

Poi arrivarono gli eroi della Marvel , portandosi dietro problemi esistenziali , sensi di colpa e amori difficili , io crescevo con loro e cominciavo a macerarmi dietro alle stesse stronzate che rendevano così dura la vita a Peter Parker .

Periodo breve per fortuna , il tempo di farsi il male necessario a crescere poi , nel giro di una mezza dozzina d’anni me ne sono liberato . Per un po’ sono rimasto affezionato a Dare Devil , vincolo di solidarietà  - apparteniamo alla stessa categoria  - ma intanto , per fortuna ,  avevo incontrato Tex Willer e con lui bene e male erano tornati al loro posto senza tante , inutili , sfumature .

Sia pure a fatica ero intanto approdato al ginnasio e tutta quella sterpaglia di cultura classica e poesia epica aveva già posto tutte le premesse di quella confusione mentale che sarebbe poi rimasta una delle mie caratteristiche principali . Dei quattro figli ero quello che dava più grane alla famiglia , come tutti i ragazzi non sapevo con precisione cosa volevo , ma lo volevo subito . Del tutto privo di senso pratico , di poche parole ma entusiasta e appassionato , barbetta incolta , sguardo ispirato , gesto solenne . Un coglione insomma , tipico prodotto dei disordinati , ma fervidi , anni settanta . In compenso ero servizievole e tutti mi spedivano di qua e di là per commissioni .  

Finiti gli studi nel mio cervello era rimasta una gran nebbia , in cui fluttuavano pensieri molto vaghi e aspirazioni ancora più imprecise , in urgente attesa di un coagulante . Inevitabile che tanta consecutio temporum , alla lunga , avrebbe prodotto le sue nefaste conseguenze . Il tempo di chiarirmi le idee e mi liberai anche di tutto quel ciarpame , nel frattempo qualche lezione di volo l’avevo presa e salire al di sopra delle nuvole era diventata routine . Conseguito , infine , il brevetto , decollare o atterrare è diventata adesso solo una mia scelta ,  dipende da come mi alzo al mattino e da quello che c’è da fare . 

Molto più arduo è stato acquisire l'invulnerabilità , c’ho messo un mucchio di tempo , decisamente troppo , e solo oggi , finalmente , posso considerare raggiunto l'obiettivo . 

Va be’… da domani la maggior parte di voi tornerà alla scrivania , buon lavoro a tutti .

 

20/09/2008 14.07.20

 

uongiorno a tutti ! Mi auguro vada anche a voi tutto alla grande . Era un po’ che non venivo a trovarvi . Chissà quante volte avrete aperto queste pagine , richiudendole con un gesto di stizza un attimo dopo  , delusi e affranti nel constatare il perdurare del mio silenzio ?  Azzo ve ridete ? Parlo sul serio... avete consumato il mouse a forza di pattinare sul tappetino in cerca di novità ! Credete che non lo sappia ? Va be , qualche impegno di troppo e niente da dire , adesso però sono qua , ma se avete da fare non vi trattengo , tanto son sempre le solite menate .

Allora … sia pure con un ritardo di circa due mesi Gabry ha finalmente festeggiato il suo ottavo compleanno . Sembra si usi così quando si ha la sventura di nascere in piena estate e tutti i tuoi amici sono in vacanza . “Lo fanno tutti” , questo il tradizionale ritornello. Continuo a nutrire le mie perplessità al riguardo , ma si sa , sono un noto rompicoglioni e non faccio testo . Tutti in pizzeria dunque ! Mamma , papà , fratelli , morose di questi ultimi e compagni di scuola .

Devo comunque ammettere che il piccolo , emozionatissimo prima dell’inizio dei festeggiamenti , è rimasto soddisfatto e ha trascorso una serata speciale che ricorderà , immagino , per sempre . Entusiasta e appagata la madre , contenti e satolli tutti i marmocchi , felice il festeggiato nell’assaporare il doping d’euforia che procura il sentirsi al centro dell’attenzione …meglio di così ! Bastava origliare i commenti del pubblico femminile per coglierne l’umore e capire che la festa era riuscita . Purtroppo il tempo non ci ha assistito e non è stato possibile disputare la partitella di calcio prevista prima di mettersi a tavola . Poco male , hanno comunque fatto un gran casino e si sono divertiti lo stesso , risparmiando , tra l’altro , agli adulti perniciose infiltrazioni d’umidità  nelle ossa. A cercare di tenerne a bada l’esuberanza , per quanto possibile , Lety, Roby , Ale, Vale e Silvia . Il lupo cattivo ha cercato invece di tenersi al di fuori della mischia , solo un paio di volte ha fatto la voce grossa , quando la situazione , degenerando , lo richiedeva e si rischiava l’intervento della celere . 

Alle 19,30 l’inizio dei fuochi , alle 21,15 , minuto più , minuto meno , la batteria finale , con il consueto coro “scarta la carta” e gran torta di compleanno . Tutto sommato è andata bene , al termine della cena il numero dei mocciosi usciti dal locale , accompagnati dai genitori , era pari a quello entrato un paio d’ore prima come un branco di rottweiler affamato , i conti tornavano . Di lieve entità i danni subiti a impianti e masserizie  , qualche schizzo di ketch up sulle pareti , macchie di pomodoro sui tavolini , chiazze di mozzarella , maionese e coca cola uniformemente distribuite su sedie e  pavimento .

Al rientro a casa , come garantisce l’ultima riga di ogni favola , tutti felici e contenti , il piccolo è crollato , i fratelloni se la sono svignata ,  la madre ha concluso la faticosa giornata di fronte a “quel tozzo di tv “ , come è solita sottolineare , e il sottoscritto ha scaricato e trasferito sullo spaces le foto dell’evento .

Buona visione a chi volesse sfogliarle .

25/09/2008 15.18.04

 

rima mi si chiedeva il perché di un diario online , adesso ad apparire sospetta è questa insolita carestia di parole  . Niente di troppo complicato, cercavo da tempo un pretesto per mettermi in silenzio stampa e finalmente l’ho trovato . Quale ? Non è dato saperlo , è l’ultimo segreto e non intendo condividerlo … con nessuno . Spiacente .

Oggi si scrivono mail per parlare con gli amici e si entra in chat per incontrare gli sconosciuti . Il più delle volte  per conoscere qualcuno ci affidiamo al passaparola , difficilmente si stringe la mano al nostro interlocutore , niente di strano , dunque , che chiunque abbia qualcosa da dire indossi la tuta da internauta .

Le confidenze , quando le sussurri all’orecchio , provocano disagio ed imbarazzo , la rimozione tra l’altro è quasi scontata , raccontate su internet ottengono invece un altissimo indice d’ascolto , non solo per i patiti del web , ma anche tra chi , negato o quasi per le diavolerie moderne,  ha difficoltà a tenere a mente persino il proprio codice pin .

E questo è tutto , né intendo aggiungere altro , è quello che succede quando si comincia ad agire e si smette di pensare a come farlo.

Veniamo invece a questioni più serie . Il Parlamento appena eletto sta per approvare un pacchetto di leggi atte a scoraggiare la prostituzione lungo le nostre consolari , una piaga che , bisogna pur ammetterlo , appare a tutti prioritaria e non concede altra scelta a chi ci governa . Accoppato Saddam non si potrà arrivare a sterminarle a forza di scimitarra , ciò nonostante , s’impedirà perlomeno che possano mostrare troppi centimetri di carne al sole proprio nella patria del perbenismo . E’ già qualcosa . L’autunno è alle porte , nel palinsesto televisivo fioccano le fiction di stagione , logico e consequenziale che il governo si adegui ai gusti di utenti e contribuenti . Lancia in resta nella santa crociata anti lucciole il nostro primo cittadino , tutto sommato nessuno ne dubitava , e se questo potrà  tornare comodo alle sempre più esangui  finanze comunali , nessuno se ne avrà troppo a male .  Statene certi .  In questa nostra Repubblica fondata sui mutui variabili bisognerà pur cominciare a stringere la cinghia , si accomodino dunque alla cassa clienti e signorine , i primi tanto fedeli alla famiglia quanto infedeli alle mogli , le altre decisamente troppo ottimiste a credere che una sia pur furba topa possa mai farla a un grasso gatto affamato .

Intanto ci si rende conto che le vie del cielo , che a molti sembravano infinite , sono in realtà sempre meno trafficate , ma non mi preoccupo , ho sempre preferito il volo a vela , le ali sono lì , appese al gancio , casomai dovesse capitare qualche ghiotta occasione . La Magica , quella sì che mi mette pensiero , dov’è finito quel bel gioco palla a terra , fitto fitto di passaggi smarcanti ? Quando tornerà il capitano coraggioso con la sue geniali verticalizzazioni ?

Chi vivrà vedrà … sempre che Doni e compagni non mi faranno morire prima di crepacuore …

27/09/2008 19.10.36

 

dore di temporale  , io e il piccolo siamo usciti in moto senza badare troppo ai nuvoloni neri che ogni tanto coprivano il sole . Tutto bene comunque , la pioggia ci ha sorpreso tra le bancarelle del mercatino . Per lui un fumante hot dog e un tendone per mettersi al riparo , per me il profumo dei libri antichi e la nostalgia della puntina di un vecchio giradischi che crepita sul vinile . All’improvviso il brontolio del tuono , il cielo si è fatto scuro e il sole è corso a nascondersi prima di prendersi un malanno . Ma un temporale estivo non dura mai a lungo , resta una grigia giornata autunnale , lo sguardo stanco del venditore di quadri che aspetta paziente un compratore e l’atmosfera pigra di un sabato pomeriggio . Al ritorno la tranquillità di qualche minuto di fronte al monitor per ascoltare qualche nota annotando pensieri  e suggestioni .

Pomeriggio sereno , non succedeva da un po‘ , spero , d’ora in poi , capiti più spesso . Sono stanco di ringhiere , cerco nuovi trampolini , ma non per questo disdegno il quieto vivere . Se vi capita d’incontrare un pazzo che cammina sotto la pioggia senza ombrello , quello sono io . Per me niente Prozac . Torno ragazzo proprio ora che tutto è stato scritto e vivo la sorpresa di ogni giorno speso a cercare tutto quello che mi sono perso . Già , proprio così , ho capito che quando un sogno ti resta incollato addosso non si tratta d’illusione ma di un segnale di coraggio e vitalità .

Penso a quel che accade oggi , sogni non se ne fanno più , e all’improvviso un uomo sereno , magari entusiasta del proprio lavoro , si tramuta in esubero e tutto gli crolla intorno . Capita sempre più spesso e nessuno ci fa più caso , si vive d’elemosina tirando a campare . Mi piacerebbe vedere ragazzi incazzati  riprendersi  la vita , vorrei che la gente perbene tornasse a lottare , sogno il ritorno sulle barricate di quelle moltitudini ormai rassegnate . Questione di tempo , continuo a ripetermi , ma intanto le stagioni si susseguono e niente cambia . Succederà , su questo non ho dubbi , comincio però a credere non sarà per oggi , forse domani , sì , domani , ma non è detto sia ancora qui per fiutare l’odore della polvere da sparo  … e un po’ , l’ammetto , mi rode il culo … peccato . 

Buona domenica .

06/10/2008 13.24.43

 

arà pure perché ci si mette l’abito nuovo , e non m’è mai piaciuto , ma trovo ‘sti giorni di festa di una noia mortale  . A dire il vero tutta la  vita è diventata barbosa , non succede mai un cazzo . Un tempo la domenica saltavi in auto e partivi per il mare o per il picnic , d’estate e d’inverno , adesso ci vuole un mutuo anche per un pieno di benzina . E allora che fai ? Ti chiudi in casa a guardare la tv o vagabondi per centri commerciali in cerca di quel superfluo a un euro che non si nega a nessuno .

Ma quando arriva il botto !? Miccia corta continuano a ripetere , sembra stia sempre lì per esplodere … poi una mano lava l’altra , qualcuno ha sempre paura di perderci , si bagnano le polveri e buonanotte … cacciamo via le puttane , riformiamo la scuola e , invece di lasciarci prendere dalla rabbia distruttrice , ci abbandoniamo al lamento fatalista . Irascibili ma mai irresponsabili … da che mondo è mondo i vicini si sono sempre detestati e i nemici scontrati  in aspri duelli all’ultimo sangue  , oggi tutti col freno tirato a “smorzare i toni “… un Paese dove i ragazzini ragionano da adulti e gli adulti da ragazzini … che palle …

Lunedì d’ottobre , tutto riparte , la casa è vuota , comincia a diventare troppo grande . Vivo qui dentro , mattina e sera  , e ben sette piani mi separano dal cielo . Niente a che vedere con quelle travi scure ricoperte da tele di ragno , solo muri bianchi e ben intonacati , se non fosse per questa vecchia scrivania che cade a pezzi e i vetri opachi della libreria , stenterei a riconoscere la mia vecchia stanza  . Sempre la stessa , da piazza Gondar a viale Libia, da lì alla Serpentara . Sembra quella di uno studente fuori corso , che invece di sudare sui libri , mangia tutto il giorno pane e nutella , con un occhio al televisore e l’altro fuori dalla finestra . Chissà se ci si rende davvero conto che non si muove più una paglia  e il mondo è ormai soltanto una fotografia  ?
Ricordo quando , dopo la scuola , ci si riuniva tutti sotto casa di un amico senza un cazzo da fare se non tirare l’alba , ma allora eravamo ragazzi , era il dolce far niente di chi non ha pensieri , adesso a rompersi i coglioni sono gli adulti … pensionati , cassaintegrati , sottoccupati e disoccupati cronici .

A fargli compagnia giovinastri che sembrano incazzati al punto giusto , tatuaggi sulle braccia , piercing che gli trapanano naso, arcata sopraccigliare e lingua , capelli rasati a zero che finiscono con un lungo codino annodato con un elastico di strass …ma è tutta scena , giocano alla guerra con i joystick e non incrociano mai un quotidiano o un telegiornale se non , saltuariamente ,  tra una visita al cesso e un telefilm sbragati a letto . Sabato mattina manifestazione …vedremo quanti saranno …

Mi si dirà che c’è ancora chi non sa a chi dare i resti ? D’accordo , ma quelli sono impegni , scadenze fisse e commissioni da sbrigare …non è mica vita …

Le quattro , il tempo di perfezionare un paio di polizze , poi corro a prendere il piccolo , speriamo di non esagerare con l’adrenalina , ma prima mi faccio un caffè … chi vuol farmi compagnia può accomodarsi in cucina … quattro sedie per i più rapidi ,  posti in piedi per tutti gli altri ...  muovete il culo se non volete restare a guardare anche stavolta .

10/10/2008 8.44.06

 

ome da migliore tradizione ottobre ci sta regalando magnifiche giornate di sole , così , quando di buon mattino accompagno a scuola il piccolo  , mi piace osservare le nostre ombre , vederle mentre si allungano , si accorciano o vengono inghiottite da quelle dei palazzi che incontriamo lungo il cammino . Non saranno più di trecento metri , il tempo di scendere le scale , attraversare via Talli , percorrere il vialetto che taglia il parco e inizia la salita che porta al cancello dove una frotta di bambini , sepolti da zaini più o meno della stessa taglia , si scambiano racconti e figurine , mentre le mamme conversano tra loro , con le chiavi dell’auto tra le mani , pronte a scappar via al primo suono della campanella .

Sempre gli stessi volti , ormai , almeno di vista , ci conosciamo tutti , ma come in un grande condominio non tutti sono disposti ad approfondire tale conoscenza , per noi parlano però gli occhi e in ogni sguardo riusciamo a leggere la giornata dell’altro .

L’autunno ha fatto appena in tempo a spazzar via quell’aria afosa che rendeva l’atmosfera di piombo e tra il verde dei giardini sembra tornata la primavera , dev’essere per questo che passo intere mattinate all’aperto ed anche quando devo restare chiuso nel mio studio trascorro gran parte del tempo alla finestra . E’ come un grande occhio sulla città , quando mi affaccio ad essa non so cosa guardare prima , se i colli lontani , verdi o bianchi secondo le stagioni , i tetti delle torri  o gli alberi del parco .

Poi mi piace guardarmi attorno , osservo la parete bianca sulla destra piena di foto e di ricordi , la porta che guarda il grande ingresso , la libreria sulla sinistra , colma di libri e inutili cartacce e penso a come , tanto tempo prima  , si sia accanita su di lei l’opera del falegname , del lucidatore e dell’ebanista . Mobili , soltanto mobili , eppure mi piace ascoltarne le voci intonate al tempo passato .   

Il giro è breve , in un batter di ciglia torno alla finestra alle mie spalle dove , nei giorni di pioggia , l’acqua scivola sui vetri modulando pensieri e lunghe ore alla scrivania .

Sono le cose che vedo ogni giorno , il mio paesaggio .

15/10/2008 16.53.24

 

’ho ritrovata , nell’immagine di un santino spiegazzato e scolorito , in fondo ad un cassetto che non riordinavo da tempo , per tanti anni avevamo diviso le notti  io e lei , era sempre lì ,  sotto al mio cuscino , poi , non ricordo come , né quando , l’avevo smarrita , senza per altro prendermi la briga di provare a cercarla . Probabilmente avevo altro per la testa e l’ultimo trasloco ha fatto il resto.

Se con il suocero non ho mai avuto un buon rapporto , con lei sono sempre andato d’accordo , sarà per quella sua aria remissiva e dolce , non so , sento comunque di potermi fidare . Ora è di nuovo con me , e , per non perderla di nuovo , dorme nel taschino del mio pigiama .

Incredibile come sia saltata fuori all’improvviso , proprio quando non ho potuto fare a meno di tornare a far visita al figlio , il piccolo ha infatti cominciato il catechismo e per lui la domenica mattina la Santa Messa è d’obbligo . In realtà lo sarebbe anche per il sottoscritto , ma la porta della chiesa resta sempre aperta , anche durante la funzione , così , accompagnato il catecumeno al banco accanto ai suoi amici , sgattaiolo fuori a leggermi un libro seduto sui gradini del sagrato , prima  che il sacerdote , genuflesso , lo sguardo fisso all’altare , si volti e se ne accorga ... acqua in bocca… mi raccomando .

Per il momento dunque me ne resto fuori , non abbiamo ancora fatto pace  io e Lui , ma non è detto che prima o poi non si possa tornare insieme .
Lo so , dovrei , i peccati esistono , meno numerosi e mostruosi di quanto una certa tradizione a difesa degli interessi di parte fa ritenere , ma sono innegabili .  Esistono in ognuno di noi , nei recessi di un mondo segreto che anche il più coraggioso non oserebbe comunque mostrare agli altri , verminosi brulichii di pensieri che sgomentano i puri  di cuore . Eppure , non mi stancherò mai di ripeterlo , fanno comunque parte di noi , e di certo non me ne vergogno . In quanto a dovermi redimere , raccontandoli a chi non mostra nemmeno il suo volto nascosto dietro le griglie di un confessionale , per ora  passo , e , se proprio necessario , quando sarà il momento me la vedrò direttamente col principale , evitando così quell’insapore prosa epistolare sempre così monotona e lenta .

Un prete lo riconosci al primo ascolto , mai un brivido , un sussulto , troppo portato a sottovalutare il potere del sentimento di chi  lo sta a sentire . Sempre valori sovrannaturali al di sopra delle note miserie umane , quasi si trattasse di difendere la propria dignità di uomo di Dio . In un’altera consapevolezza del proprio ufficio , cala fendenti furiosi solo se fai sega in chiesa durante le feste comandate . Ma non è nemmeno questo il punto , sono noiosi , questa è la verità , come potrebbero incuriosire la fantasia di un bambino ? Niente a che vedere con chi aveva dato loro insegnamenti e spunti , quello sì che sapeva incantare e divertire ! Un vero mago…

23/10/2008 14.30.33

 

ivore e adulazione , due sentimenti che inficiano ogni presunzione d’obiettività e potrebbero fare la differenza trascinando il nano nella polvere , in quanto classiche prerogative d’ogni tirannide .  Da una parte il culto della personalità per il loro indiscusso leader da parte dei cortigiani di centro destra , dall’altra l’ira funesta di una sinistra a mezzo servizio , ma pur sempre memore di antiche e gloriose stagioni a scuotere la piazza . Nel bel mezzo la rabbia di chi non ha più niente da perdere .
La politica è uno scontro d’interessi nel quale ha la meglio chi sa servirsi a tempo e luogo dell’astuzia e della forza , sembra ora che la volpe muti in leone e la forza non escluda d’ora in avanti violenza e sopraffazione … se il bandito fa sul serio , stavolta forse ci siamo . Il piglio è quello giusto , il presunto salvatore della Patria misura parole e silenzi e minaccia fuoco e fiamme facendo prorompere gli accoliti  in grida d’entusiasmo messianico . Magari stavolta la cazzata la fa sul serio … nessuna utopia mi pare tanto vicina a mutarsi in realtà .

La pantera s’è svegliata , l’ombra  ingigantisce sotto la sferza delle intimidazioni , e che i motivi siano semplici appigli per tirar fuori gli artigli poco ce ne importa , l’importante è fare un gran casino . Mamme , docenti  e studenti  lo sbirciano ormai con l’occhio del cane mal nutrito e se il padrone ci casca son botte da orbi . Unione che minaccia bufera , borghese e casalinga , quella che ha sempre rotto l’argine , altro che le fiamme inestinguibili di quelle masse inerti , sempre pronte ad alternare ritorni di vitalità a crisi di letargia .

Magari una mattina di queste ci sveglieremo sotto un cielo livido frustato da lampi di rivolta e i posteri potranno scalpellare il 2008 sulle pietre della storia . Troppa grazia vero ? Lo so , ma non demordo , non si sa mai . Qualcuno più incazzato di un altro  può sempre spuntar fuori , se  riuscisse a trascinarne con sé una decina , e questi  a loro volta un centinaio , la valanga potrebbe scendere a valle e far soffiare vento di fronda . Alcuni si terranno in disparte , con voce cautamente più bassa e ronzante , sempre gli stessi ,  ma molti faranno il diavolo a quattro scatenando l’uragano e facendo temere la fine del mondo a chi crede che basti un ciarlatano per tenere a freno le folle .

I giovani , si sa , ignorano la virtù della pazienza e sono in aperta ribellione contro la lentezza del tempo , l’ora è gonfia di tempesta , favorevole ad accendere la miccia , e questi ragazzacci potrebbero   infine infondere in cuore al popolo sovrano , massa bruta alla mercé di  provvidenziali sobillatori , una scintilla di fierezza che riscatti , in mezzo a tanta vigliaccheria , la dignità della brava gente.

Non me ne frega un cazzo chi c’ha ragione , sempre e comunque contro ! L’umiliazione , la volontà di riscossa , la disperazione , tutto scuote l’inerzia , genera solidarietà e favorisce , alla lunga , la formazione di una sia pur vaga coscienza .

Io ci spero ancora , voi non  so ... spero soltanto non basti un solo morto ammazzato per far sgonfiar d’un colpo ogni entusiasmo …

30/10/2008 10.07.40

 

iornate grigie e piovose come questa andrebbero abolite per decreto legge , ci costringono a camminare per le vie della città sotto un peso di pensieri e di malinconie  incalzati da un ‘ansia sottile .  In questi ultimi tempi poi Giove Pluvio deve avercela particolarmente con la capitale , ha deciso di allagarla e farci affogare tutti sotto un cielo frustato da lampi . Un’istantanea che merita di essere fissata , considerato quanto poco siamo abituati alla penombra delle periferie del nord . Consoliamoci pensando che , grazie al nubifragio di ieri sera , una volta tanto , la Magica non ha perso …

D’altra parte la cronaca di questi giorni , vista attraverso i notiziari tv , è una pellicola invasa da figure sinistre che gravitano intorno a un paio di nani e una strega cattiva , e non c’è da stupirsi che anche clima e paesaggio possano pesantemente risentirne .  

In questa sequenza d’immagini così crepuscolari , chiusi nei nostri pensieri , siamo portati a guardare ogni cosa da una riva d’indifferenza e di noia , ma basta un raggio di sole e uno squarcio d’ azzurro per farci tornare il sorriso . Siamo fatti così , come la nostra città  , non tiene il broncio mai troppo a lungo , e domani  , con quella sua aria smaliziata , un po’ baldracca , ma allo stesso tempo così  parrocchiale , saprà regalarci quel che oggi ci sembra impossibile .

Il mio umore , come quello di chiunque altro , ne risente , evidente , dev’essere per questo che cerco di restare il meno possibile in casa , alla fonda . In questo periodo , ve ne sarete accorti , non brillo per penetrazione e profondità cercando di non frugare troppo tra i miei pensieri e scantonando nell’ovvio . Esco , vedo gente , cerco chi cinguetta da mane a sera , esplorando quella piccola guerra fatta di pettegolezzi , chiacchiericci , bronci e reciproche accuse di una vita d’ ufficio che non ho mai conosciuto   Potrei farne a meno di attraversare la città , il lavoro che posso fare lì non avrei problemi  a sbrigarlo alla mia scrivania , ma ci si fa compagnia , cerco di trarmi fuori da maldicenze e inutili diatribe , ma divido finalmente l’aria con qualcuno .

E’ tempo di muoversi , agire , frequentare nuovi amici senza dimenticare i vecchi , recuperando l’irruenza perduta a forza di guardarsi la punta delle scarpe . L’ allegria  , il piacere , la necessità di riformarsi la vita guardando con occhio sornione al domani senza aspettarsi niente .  

La finestra guarda il palazzo della Marina e il verde del Flaminio e il sole che penetra nella mia stanza in prati mi ricorda tanto quello di piazza Gondar , il piano è lo stesso , sarà per questo ... condividere un caffè , uno sguardo , anche un semplice sorriso non è cosa da poco per chi è abituato a restarsene tutto il giorno solo tra circolari , tariffe e polizze da stampare .

Ho amato l’ombra e il cielo gonfio di pioggia , ora anelo la luce e il cielo azzurro . Non c’è niente di strano , deve trattarsi del naturale approdo di un giovane idealista alle delusioni dell’età matura , le cose cambiano e quel che ti piaceva ieri , oggi , semplicemente , t’infastidisce .

Questo non m’impedisce tuttavia di apprezzare i colori dell’autunno , è la luce che è diversa , un tappeto di foglie non è più malinconia , solo consapevolezza di vivere una stagione che non durerà che il tempo necessario a farti desiderare la successiva .

11/11/2008 9.20.43

 

a quando ho dovuto smettere di scrivere l’umore è piuttosto instabile , probabile astinenza da tastiera , non è mica facile cambiare le proprie abitudini dalla sera alla mattina , irritabilità , difficoltà di concentrazione , neuroni in testacoda . In linea di massima , comunque , le prospettive   sono buone e la tendenza soddisfacente . E’ vero , mi sono rimasti in tasca una mezza dozzina di vaffanculo da distribuire ai più meritevoli , sì , insomma , a quelli che negli ultimi tempi si sono maggiormente distinti ad avvelenarmi la vita , ma , se non sarà proprio necessario vedrò di tenerli dove sono . A questo punto non vale la pena sprecarli , meglio conservarli per occasioni più ghiotte dovessero verificarsi in futuro … non si può mai sapere ...

Dopo la necessaria pausa di riflessione , dunque , la sonnolenza della vita quotidiana viene nuovamente spezzata da un germinare di emozioni e pensieri , ho smesso di chiudermi nel retrobottega a far di conto e torno a parlare con gli altri , ci si sente vivi . Ho sempre pensato che quelle persone che ci appaiono aride , rigide , inaccessibili ad una qualsiasi relazione , hanno in realtà rifiutato il dolore connesso a questo rischio , ma rifiutandolo sprecano la ricchezza stessa della vita .

Nuovi amici virtuali , nuovi amici in carne d’ossa , senza mai dimenticare , è ovvio , quelli di sempre .