Le città-Stato in Grecia

el millennio che va dal 500 a.c. al 500 d.c. l’Europa  fu dunque dominata da due grandi civiltà,  prima quella greca poi quella romana,  che oscurarono ed assorbirono tutte le altre.

L’antica Grecia era costituita da città - Stato indipendenti, ciascuna con proprie leggi e costumi, la differenza la fece la sua cultura, sempre attenta alle novità e alle nuove idee. Già, i greci furono i primi ad arrovellarsi davvero sui temi più disparati, non facevano altro che pensare, non che disdegnassero la guerra, se c’era da menare le mani non si facevano certo pregare, ma è indubbio che fossero particolarmente propensi alla chiacchiera. Quando i discendenti di Romolo , certamente più pratici e taciturni, vennero a contatto con la cultura greca la depurarono da capziosità e inutili orpelli e la fecero propria adattandola alle loro esigenze ed è anche grazie ad essa che la sua potenza crebbe fino a formare un impero che nel momento di massima espansione, attorno al 100 a.c., si estendeva dall’Arabia fino alle coste della Scozia.

Ma torniamo sull’ Egeo, è proprio lungo il bagnasciuga di questo mare, su entrambi i lati della penisola,  che si distribuirono le polis greche. Polis? Città, in greco significa città. Considerata la loro posizione avevano ovviamente una vocazione marittima e da quei porti non era certo difficile raggiungere il Mediterraneo. Atene e Sparta erano le più importanti ed insieme a Corinto, Mileto e numerose altre , fondarono colonie ovunque , spingendosi verso i litorali dell’Africa settentrionale ,  il mar Nero , l’ Italia meridionale , soprattutto in Sicilia, fino alle coste meridionali di Francia e Spagna.

Come i romani continuamente alle prese con i cartaginesi , anche i greci avevano la loro bestia nera, i persiani, per anni furono costretti a combattere per difendere la propria libertà da questa minaccia e solo quando finalmente si decisero a far quadrato , mettendo momentaneamente da parte le rivalità interne , riuscirono a sventarla definitivamente.

La lotta contro i Persiani durò una sessantina d’anni, alla fine i greci ebbero la meglio ma non trovarono di meglio che riprendere a combattere per l’egemonia interna dandosele di santa ragione per altri venticinque anni nella guerra del Peloponneso, iniziata solo perché gli spartani rosicavano osservando la crescente  potenza di Atene. Insomma queste città indipendenti non formarono mai un vero stato, fu così che attorno al 330 a.c. , approfittando di questa mancanza di unione interna, un certo Filippo II di Macedonia invase la Grecia e ne fece un sol boccone con buona pace del figlio Alessandro, disperato al pensiero di non aver altro da conquistare visto che papà s’era già pappato tutto. Timore infondato, non sarà così , lo vedremo più avanti.  

I greci , a modo loro , avevano comunque già soggiogato il mondo ,   abili marinai avevano portato la loro cultura molto lontano,  influenzando così tutte le altre. Furono medici, scienziati , scrittori e filosofi , e soprattutto questi ultimi insegnarono un nuovo modo di pensare basato sull’ osservazione e la dissertazione. Dei gran chiacchieroni insomma, non ti avevo forse detto che solo studiando potrai diventare qualcuno?  Figurati che le opere di gente come Democrito, Socrate e Aristotele vengono ancora lette in tutto il mondo, best sellers che vendono milioni di copie e non conoscono crisi editoriali.

Va bene, questo a grandi linee, adesso però cerchiamo di entrare nel dettaglio.

 

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