s Cornelia

 

 

Storia del Medio Evo

Da Odoacre a Giustiniano

 

Sua ordinaria partizione

 

 

Siediti piccolo , qui accanto a me, voglio raccontarti una storia, no, non è corretto, questa non è una storia è la Storia e come qualsiasi altra storia comincia con …

 

 

ell’immaginaria partizione si designa con il nome di Medio evo l’epoca che va dal 476 d.C. al 1492 , dalla caduta dell’impero romano occidente , cioè , fino alla scoperta dell’America . Si tratta ovviamente di uno spartiacque del tutto indicativo , necessario per mettere un po’ d’ordine nel turbinare di eventi che si sussegue da quando l’uomo , assaporato finalmente il gusto di quella dannatissima mela , ha lasciato il paradiso terrestre per trasferirsi , moglie , armi e bagagli , su questo avanzo di stella che chiamano Terra .

Un’ età di mezzo presuppone un prima ed un poi , e almeno per noi che ci siamo stabiliti da tempo tra le Alpi e lo stretto , il prima è la Storia Romana , il poi quella moderna . E’ facile quindi capire come questa diga serva soltanto a noi , popolazioni più o meno incivile d’Europa , non certamente ai bizantini , che continuarono fino al XV secolo almeno le tradizioni della civiltà Romana , né , tantomeno , ai cosiddetti popoli Barbari che a questo punto si trovano appena all’alba dello loro esistenza politica .

A sua volta il Medio Evo viene comunemente suddiviso in quattro grandi periodi storici : Dominazioni barbariche (476 -774) , Feudalesimo ( 774 – 1100) , Comuni ( 1100 – 1318) , Signorie e Principati (1313-1492) . Non ci sono naturalmente limiti precisi per ciascuna fase , perché ogni nuova istituzione vive latente prima di svilupparsi definitivamente , ma questa è una precisazione inutile per un bambino intelligente come te . Meno per certi leghisti , ma noi non sprechiamo davvero il nostro prezioso tempo con tipastri del genere .

Difficilmente troverai tali crinali sui libri di testo , ma tu ascolta papà e lascia fare a lui , ti sarà più semplice orientarti quando date , fatti  e personaggi si faranno sempre più numerosi .

Esaminiamoli , anzi , più a fondo .

Il primo periodo abbraccia in Italia quattro dominazioni barbariche : degli Eruli (476 – 498 ) , degli Ostrogoti ( 493 – 558) , dei Bizantini ( 553 – 568 ) dei longobardi ( 568 – 774 ) . Oltre cortina continua per la sua strada l’impero Bizantino e nascono nuovi stati barbarici come quelli dei Visigoti , dei Franchi e degli Anglo Sassoni . Tutto questo mentre un po’ più in là cresce minacciosa la potenza mussulmana .

Nel secondo periodo la nostra Penisola passa sotto la dominazione dei Franchi (775 – 888 ), dei re italiani e borgognoni (888 - 961) dei re Sassoni ( 961 – 1024 ) e dei re Franconi (1024 – 1125 ) . All’estero nel frattempo nasce e si sviluppa il Feudalesimo , crescono gli stati barbarici , decade l’impero Bizantino e infine iniziano le Crociate .

Arriva così il tempo dei Comuni , nell’Italia settentrionale e centrale , dopo lunghissime lotte con l’Impero , numerose città ottengono il loro riconoscimento .  Sarà l’origine del mondo che oggi , in qualche modo , viviamo .

Fra questi Comuni primeggiano Milano, Firenze e le potenze marittime di Venezia, Amalfi , Genova e Pisa , al sud del Belpaese vede , invece , la luce lo stato feudale dei Normanni che laggiù , mutatis mutandis , ancora sopravvive . No , nessuno cambiava mutande allora , è una locuzione latina che indica come , in qualche modo , certe cose non cambino mai , se non nella forma . Questione complicata comunque , per ora tralasciamo approfondimenti , te ne parlerò solo quando e se deciderai di aderire alla prossima Internazionale .

Fuori dai confini nazionali , ancora molto sbiaditi e incerti segni per ora , prosegue il fervore religioso delle Crociate , mentre si rafforzano politicamente e cominciano a delinearsi i nuovi Stati Europei , col crescere dell’autorità regia a danno del feudalesimo .

Nel quarto periodo , infine , decaduti i Comuni si affermano le Signorie , alcune delle quali , nel secolo successivo , si tramuteranno in Principati , tra i quali i più celebri saranno quelli dei Visconti, dei Savoia , dei Medici e degli Aragonesi . Occhio ai secondi , mi raccomando , senza il loro provvidenziale intervento , per quanto discusso , tu non saresti nato in Italia e , per la precisione , in Roma Capitale . E’ presto … non mettermi fretta .

Intanto tra le Repubbliche Marinare la sola Venezia continua in qualche modo a passarsela alla grande , allargando addirittura i suoi confini , le altre , dopo alterne vicende , declinano rapidamente .

Papato e Impero , nel frattempo , logori delle continue lotte sostenute durante l’età medievale , non sono che l’ombra di se stessi , il  papato praticamente infeudato alla Francia , l’Impero senza più un’identità precisa.

La caduta dell’Impero romano d’Oriente (1453) , lo stanziarsi dei Turchi nella penisola balcanica , fino al trionfo della Monarchia sul feudalesimo con la formazione delle Monarchie nazionali nell’Europa occidentale , questo il bignami conclusivo dell’età di mezzo . 

Cos’è il bignami ? Lo imparerai più avanti , quando sarà ora di preparare l’esame di maturità . Per il momento preparati ad una scorpacciata di nozioni da far girare la testa .



Il mondo Romano e quello Barbarico

 

 

icorderai come Teodosio , nel 305 , avesse diviso l’Impero in due parti , l’Oriente , leader Arcadio , e l’Occidente , affidato a uno sfigatissimo Onorio . I fiumi Drino e Boiana , nella penisola Balcanica , segnavano il confine dei due Stati , che avevano però identità di leggi , lingua e religione .

Al di fuori di queste frontiere abitavano , o meglio , si agitavano confusamente , le popolazioni barbariche di cui si avevano ben poche e vaghe indicazioni , pare che l’unica notizia certa fosse che fossero laziali , del resto non poteva essere altrimenti , considerati i brutti ceffi che anche a quell’epoca si aggiravano in zona .  Va be’, comunque non divaghiamo , quando andrai allo Stadio a tifare per la Magica ti renderai conto da solo a cosa mi riferisco .

Questi popoli erano divisi in quattro grandi razze : germanica , slava , lituana e uralo – altaica . Nomi difficili che per il momento non c’è bisogno tu tenga a mente , ne incontreremo di nuovi più avanti e di quelli , sì , dovrai ricordarne qualcuno .

Il grande spostamento delle genti barbariche , come abbiamo visto , avvenne in seguito all’invasione degli Unni , per cui , valicate le frontiere , si stabilirono , in epoche diverse , entro le terre dell’impero romano d’Occidente , Svevi e Visigoti nella Spagna , Visigoti , Borgognoni e Franchi nella Gallia , Vandali in Africa , Iuti , Angli e Sassoni in Inghilterra , Eruli , Rugi , Turgilingi e tipastri simili da noi, in Italia .

E sì , proprio così , è il periodo nel quale si forma l’Europa che conosciamo … o quasi . Comunque andarono le cose l’unica cosa certa è che i Barbari tolsero ai Romani  , o almeno a quel che ne restava , una parte delle terre . Tennero per sé solo la direzione politica , si fa per dire , e l’uso delle armi , per il resto , consapevoli  di avere ancora molto da imparare , lasciarono al loro posto leggi, costumi e religione .

Tuttavia , in questo sovrapporsi di popoli barbari ai romani , rimase viva nella mente di tutti un’idea , quella dell’Impero . i vinti considerandola come l’espressione della civiltà e della sovranità , i vincitori cercando di legittimare la loro usurpazione con qualche titolo , ottenuto dall’imperatore d’Oriente .

La persistenza di questa idea , congiunta all’idea cristiana di affratellare tutte le genti del pianeta , non tarderà ad avvicinare i vinti ai vincitori , a fonderli insieme , preparando così la nuova civiltà



Eruli e Ostrogoti

 

doacre , leader indiscusso degli Eruli , deposto Romolo Augustolo , resse il titolo come patrizio, titolo conferitogli dall’Imperatore d’Oriente . In questo modo fondò uno stato germanico nella Penisola . Fu la prima di una lunga serie di invasioni straniere in Italia . A dirla tutta però cambiò ben poco , non mutò nulla nell’ordinamento antico e rispettò le leggi e le magistrature romane , anzi , sebbene seguace delle dottrine di Ario , protesse la religione cattolica e il Papato .

Riservò ai suoi barbari  solo l’uso delle armi , spartendo tra loro le terre sottratte ai vinti . Allargò inoltre il proprio dominio acquistando dai Vandali a Sicilia e sottoponendo la Dalmazia , ma nel conflitto con gli Ostrogoti la fortuna lo abbandonò .

Gli Ostrogoti , o Goti di Levante , dopo aver scorazzato per un certo periodo , con risultati assai scarsi , lungo il confine con l’Impero bizantino , decisero di cercare miglior fortuna in Italia .

Li guidava il re Teodorico che sconfisse il re degli Eruli  prima sull’Isonzo e subito dopo sull ’Adda , costringendolo a rinchiudersi a Ravenna . Sperando di cavarsela a buon mercato , o almeno di aver salva la vita , Odoacre  pensò bene di arrendersi  prima che fosse troppo tardi , ma fu ucciso dal vincitore  durante un truculento banchetto .

Teodorico , divenuto padrone d’Italia , ebbe ben chiari due propositi , riunire Barbari e Romani . A tal fine lasciò ai secondi l’uso del diritto Romano sollevando alle più alte cariche alcuni di loro , gente di spessore come Boezio, Cassiodoro e Simmaco , insomma , mica pizza e fichi . Promulgò inoltre un Editto per sciogliere le contese tra i due popoli e migliorare i costumi dei goti , davvero poco civilizzati anche per quei tempi . In politica estera non disdegnò di usare le armi prendendosela un po’ con tutti , Bulgari , Gepidi , Franchi e Visigoti , riportando oltretutto numerosi successi .

Ciò nonostante stava un po’ sulle palle a tutti , ai barbari come agli “italiani”  , ai primi in quanto lo ritenevano troppo morbido con gli antichi governanti , ai secondi perché continuavano a considerare i goti come saccheggiatori dell’antico impero . Di qui un dissidio politico accresciuto dalla differenza di Religione .

Scoperte certe trame  tra Italiani e Bizantini , a Teodorico , profondamente deluso ,saltò la mosca al naso e se ne vendicò mettendo a morte Boezio, Simmaco e il papa Giovanni . Ma dopo questi atti di crudeltà si rese conto della loro inutilità e , in punto di morte , si pentì – è noto come  anche gli imperatori , come i comuni mortali , lo fanno in genere un attimo prima di tirare le cuoia -  e raccomandò alla figlia Amalasunta di tornare alla politica mite e conciliante di prima . 

Amalasunta ci provò , reggendo lo Stato  , in attesa che il figlio Atalarico crescesse quel tanto che gli permettesse di occuparsene direttamente , ma anche in questo caso il tentativo di conciliazione fallì . I Goti prima le strapparono leducazione del real rampollo , quindi tentarono addirittura di toglierle di capo la corona .

A questo punto la regina  , visto che a corte gironzolava il cugino Teodato che , pare , avesse un debole per le sue sottane , lo sposò sperando così di coprirsi le spalle e tenere lontano dal trono eventuali usurpatori . Questi però - l’appetito , si sa , vien mangiando - non si accontentò degli spiccioli , ma volle , col nome , anche gli uffici del re .

La novella sposa pensò allora di rivolgersi all’imperatore d’Oriente per farsi dare una mano  , che all’epoca era Giustiniano , ma non andò esattamente come sperava . Il marito infatti prima la fece relegare , e poi strangolare , in un’isoletta del lago di Bolsena , fornendo così ai Bizantini , che non aspettavano altro , il giusto pretesto per tentare la conquista dell’Italia .



L’Impero d’Oriente e sua signoria sull’Italia



 

’impero d’Occidente cadde nel 476 , vedi di tenerlo a mente  perché non è una data che si possa dimenticare , quello d’Oriente nel 1458 , e di questo non è mai invece fregato niente a nessuno . Ti sembrerà strano ma in realtà non lo è . Molto più importante capire piuttosto il motivo di questa maggior durata del secondo rispetto al primo . Provo a spiegartelo  . 

In primo luogo è bene osservare che i bizantini conservarono istituzioni e tradizioni antiche , roba di classe che i barbari invasori , pupazzetti appena abbozzati sulla via della civiltà , non erano certo in grado di gestire .

La scelta della capitale , oltretutto , inespugnabile per via di terra , giocò un ruolo fondamentale nella difesa dello Stato , ma soprattutto la sua solidità fu cementata dalla forza dell’ellenismo che manteneva , dalle alti classi fino ai più bassi strati del popolino , una comunanza reale di lingua, di idee e di costumi che , insieme a una perfetta amministrazione finanziaria , faceva sì che si riacquistasse spesso con la politica quello che si perdeva con la spada .   Politici di razza insomma , per darti un’idea è un po’ come mettere oggi a confronto le figurine dell’odierna seconda repubblica con gli statisti della prima .  Banditi , almeno in gran parte , anche i secondi , d’accordo , ma di ben altro spessore .

Ma andiamo per ordine senza affrettare i tempi .

Alla morte di Teodosio regnarono in Oriente Arcadio, Tedosio II , Zenone, contemporaneo di Odoacre , Anastasio coevo di Teodorico , Giustino e Giustiniano . L’impero in questo periodo fu turbato da intrighi di palazzo e questioni teologiche all’interno , e da scorrerie di Unni , Ostrogoti e Persiani ,  all’esterno . Si vivacchia senza grossi scossoni insomma , né novità tangibili che possano lasciare il segno .

E’ con Giustiniano , tra il 527 e il 565 – inutile ormai precisarti che siamo entrati da un bel pezzo nell’epoca dopo Cristo , e non ne usciremo mai più , salvo improvvise , quanto inaspettate , decisioni dall’Alto  - che l’Impero sembra riprendere nuova gloria e splendore . Prescindendo , infatti , dalle solite scaramucce d’ordine religioso , questo è dovuto a due novità dell’ultima ora , l’unità legislativa e la ricostituzione territoriale  .

Per conseguire la prima l’Imperatore incaricò una Commissione di 9 giureconsulti , sì ,  insomma , legulei di solida fattura  … essa era presieduta da un tal Triboniano che , con l’aiuto degli altri otto , si mise al lavoro per rivedere le costituzioni e i rescritti dei codici precedenti . Ne tolse gli errori e le contraddizioni ed emanò un bel codice nuovo di zecca , pulito e ben lucidato .

Non contento Giustiniano gli diede poi un nuovo compito , esaminare le opere dei grandi azzeccagarbugli per trarne lo spirito stesso della giurisprudenza romana . Da questo lavoro uscirono le Pandette o Digesto che , insieme al Codice , le Istituzioni e le Novelle costituiscono il corpo del diritto civile giustinianeo . Più o meno quello che permette ancora oggi agli odierni magistrati di amministrare la giustizia e tutto quel che le gira attorno . Sarà bene ricordarlo ? Tu che ne dici ?  

Per raggiungere il secondo intento gli fu invece sufficiente – si fa per dire - combattere i Persiani , abbattere il regno dei Vandali , occupare alcune province della Spagna e infine spazzare via gli Ostrogoti dall’Italia … e qui ci si ricollega a quanto accennato nel capitolo precedente circa la triste sorte della povera Amalasunta , fatta fuori dai sicari del sanguinario marito in quel di Bolsena .

Colta l’occasione della morte della regina , Giustiniano organizzò in fretta e furia una spedizione in Italia e ne pose a capo Belisario , che in men che non si dica occupò la Sicilia, Napoli e Roma . Qui , era il 536 , assediato da Vitige , successo a Teodato , rese vano ogni assalto alla città eterna e respinse gli Ostrogoti  fin sotto le mura di Ravenna , dove Vitige fu fatto prigioniero e inviato col bottino di guerra a Costantinopoli .

A quel punto Giustiniano , geloso dei successi del suo Generale , lo richiamò imprudentemente in patria , fu così che i Goti , con Totila , ripresero animo e riconquistarono in breve tutte le terre perdute compresa Roma . L’Imperatore tornò sui suoi passi e rimandò Belisario in Italia , ma con forze così scarse che non poté far molto . Lo sostituì così un vecchietto , l’ottuagenario Narsete , il quale dalla Dalmazia sbarcò in Italia e sconfisse a Tagina , l’ odierna Gualdo Tadino , il re Totila che oltretutto tirò le cuoia sul campo di battaglia . Gli avanzi del suo esercito tentarono un’ultima , disperata resistenza nella battaglia del Vesuvio col re Teia , che non ebbe miglior fortuna , fu così che i vinti finirono , parte col sottomettersi e parte per darsele a gambe fuori dalla Penisola . E’ il 552 , il potere ostrogoto sull’Italia è al capolinea .

Gli italiani speravano con quell’intervento di vedere restaurato l’Impero , invece l’Italia diventò una provincia di Bisanzio . Giustiniano abolì il Senato e il Consolato Romano , affidò il comando della nuova provincia ad un esarca residente in Ravenna e pose a capo delle province i duchi , e dei distretti i tribuni .

Insomma un padrone si sostituì al precedente , il nuovo ordinamento introdotto fu decisamente repressivo e non servì nemmeno a risparmiare la Penisola da ulteriori invasioni . Unico beneficio del nuovo dominio l’introduzione del Corpo del diritto giustinianeo con la prammatica sanzione del 554 .

 



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