PREMESSA

 

 

 

 

 

 

 

ercare le proprie radici, ricordare ciò che si era, scavare nel proprio passato per scrutare un po’ più in là del proprio naso.

Oggi siamo schiavi di un futuro neppure troppo roseo da quel che si riesce a sbirciare oltre la siepe di leopardiana memoria; al mattino appena svegli facciamo progetti che assai difficilmente riusciremo a realizzare, sogniamo ad occhi aperti e ci abbattiamo inesorabilmente ad ogni piccola contrarietà.

Il quotidiano ci inchioda come una zavorra alla realtà , ed  allora unica e irrinunciabile consolazione è quella di assopirci nei confusi ed ovattati ricordi della fanciullezza, o nei meandri oscuri di un’adolescenza forse mai superata.

Nessuna tristezza in tutto questo, solo una piacevole  e  tenera nostalgia.

 

 

 

 

                                                                     (Marco Tiddi)